Quasi serie (155): Tre realizzazioni con lo stesso stampo

Ai lettori deve essere data una spiegazione al titolo oggi dato. All’articolo ho aggiunto tre fotografie di fabbricati da me progettati e realizzati nella mia cittadina. Si tratta di un condominio in via Pedrotti, di un complesso di villette a Madonna e di un manufatto che da anni ci protegge dal sole nel giardino di casa. Per la costruzione degli archi è stato usato lo stesso stampo. Stampo metallico partorito nella officina di un bravo fabbro tiranese. Un altro eccellente capomastro al termine delle realizzazioni mi ha detto “Ti porto via il compasso perché voi architetti, amanti del tondo, non faticate nel tramutare gli angoli, gli spigoli pericolosi, in linee curve. Per noi esecutori invece per eseguire quanto da voi progettato a volte imprechiamo lavorando.” Quel capomastro aveva ragione, ma la linea curva la troviamo in molte opere a firma di quotati tecnici del passato e nel presente.

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Devo ammettere che sono stato fortunato quando ho iniziato a lavorare in proprio, da libero professionista. In città c’erano pochi tecnici e molto lavoro. Oggi i tecnici sono molti, la richiesta di lavoro poca o nulla. Abbiamo avuto un lungo periodo di pace a livello nazionale ed il Comune ha potuto fare, in più anni, le opere necessarie con fondi propri. Oggi l’Italia è piena di debiti ed i soldi dati ai Comuni sono scarsi.

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Due sono le trasmissioni televisive che in questi giorni mi hanno profondamente colpito: Reporter su Raitre e quella condotta dalla brava Sara Varetto direttrice SKY. Quanto appreso ha dell’incredibile. Se l’Italia fosse una nazione seria tutti i responsabili dell’enorme sciupio di denaro pubblico segnalato dovrebbero essere nelle patrie galere per rimanerci a vita. Reporter ha messo in evidenza opere costate miliardi e lasciate a metà. Sara Varetto ha trattato misfatti di inferiore entità, ma complessivamente costate molti miliardi.

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Questa Italietta, a più giorni dalle votazioni avvenute per la formazione di un nuovo governo, è ancora alla ricerca del Presidente del Consiglio e dei Ministri. Alcune sere fa ho visto alla Tv un alto papavero del Partito democratico facente parte del trio quirinalizio in uscita dell’incontro con Mazzarella.

Quel personaggio era il Ministro ai Trasporti ed alle Infrastrutture Delrio. Il Ministro era stato l’ideatore della cancellazione delle Province in tutto lo stivale, una grande fesseria. Chi scrive non ha votato per il suo Partito e mi auguro di non vederlo ancora Ministro in un prossimo futuro.

Giancarlo Bettini