Riparte il progetto «Save Valtellina’s heritage»
CULTURA E SPETTACOLO - 15 05 2018 - Alessandro Cantoni
Nato a maggio del 2014, il mio progetto di volontariato per la tutela e la salvaguardia dei beni culturali e artistici della provincia di Sondrio, Save Valtellina’s Heritage, cadde nell’oblio e trovò la morte poco tempo dopo. In realtà qualche modesto risultato fu ottenuto e qualche vantaggio prodotto. Il primo traguardo riguardò l’allestimento di una mostra fotografica nella sala di Palazzo Pretorio, a Tirano, patrocinata dal Comune di Tirano, voluta da me e dall’allora Assessore alla Cultura, Bruno Ciapponi, nonché direttore del Museo Etnografico valtellinese. L’esposizione, dedicata agli artisti di Noto e svoltasi dal 5 giugno fino al 5 luglio dell’anno di nascita del blog, riscontrò un discreto successo e venne approvata su mia richiesta allo scopo di rendere visibili al pubblico i pregevoli affreschi rinascimentali della volta dell’edificio, raffiguranti gli stemmi nobiliari dei Grigioni, per secoli padroni della nostra Valle. Ricordo poi le mie battaglie per restaurare un telero secentesco usurato dal tempo, custodito nella chiesa di San Luigi Gonzaga di Sazzo, e le pressanti telefonate che feci alla Ghibaudi. A distanza di quattro anni esatti dalla fondazione, come in una Resurrezione di Grünewald o di Piero della Francesca, il progetto riemerge dalle tenebre, dagli abissi profondi nei quali è rimasto seppellito a lungo. Risorge con un obiettivo totalmente nuovo. Non soltanto come piattaforma e strumento per segnalare alla Sovrintendenza monumenti ed edifici storici in stato di rovina o di cattiva conservazione, ma anche come portale turistico nel quale indicare tesori nascosti, minori o poco frequentati. Il tutto avvalendosi di pubblicazioni, le quali verranno presentate sul nuovo sito oppure in versione cartacea, da fornire agli uffici turistici della zona. Ci riproviamo dunque, di nuovo, ma questa volta tutti insieme, perché il contributo di ciascuno potrà rivelarsi fondamentale. Si ricomincia dalle ceneri, da cui arde un nuovo fuoco, il lume della ragione e della passione. Alessandro Cantoni
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