Una finestra su Campocologno e i ricordi del boom economico: Loreta Godenzi presenta il suo ultimo libro
CULTURA E SPETTACOLO - 15 11 2024 - Redazione
Venerdì 22 novembre alle ore 17.00, la Sala frazionale di Campocologno accoglie la presentazione del nuovo libro di Loreta Godenzi, intitolato Eppure le margherite sono uguali. L’incontro, organizzato dalla Pgi Valposchiavo, è un appuntamento di interesse per gli amanti della storia locale e della letteratura di memoria. Il libro, scritto con eleganza e semplicità, trasporta il lettore nei ricordi di Godenzi, originaria di Poschiavo ma da sempre legata a Campocologno, una piccola comunità che con i suoi circa 300 abitanti si trovò negli anni del boom economico a vivere una profonda trasformazione sociale e culturale. La narrazione offre un affresco vivido di questo villaggio di confine, la cui posizione strategica ne ha fatto una “porta verso l’Italia”, e di cui l’autrice esplora la quotidianità, le abitudini, e il contesto di contrabbando, tipico di quell’epoca. Ritratti di personaggi e paesaggi d’altri tempi Un viaggio tra il vecchio e il nuovo Loreta Godenzi: un ritorno alle origini
Loreta Godenzi ripercorre, attraverso il suo vissuto personale, l’atmosfera unica di Campocologno negli anni del dopoguerra. Con uno stile poetico e nostalgico, dipinge i volti dei suoi abitanti: il parroco, il doganiere, il contrabbandiere, l’operaio, l’ostessa. Figure a volte dimenticate, che però tornano a vivere nelle pagine del libro, descritte con lo sguardo curioso della giovane protagonista e con quello maturo, rispettoso e un po’ ironico della donna adulta. Con la leggerezza delle margherite che spuntano nei prati, l’autrice illumina gli scorci dell’abitato, regalando ai lettori un bianco e nero punteggiato da tocchi di colore.
Attraverso gli occhi della ragazza che fu, Godenzi riflette sul desiderio giovanile di apertura e modernità, contrastato dall’ancora radicata mentalità locale, percepita come rigida e antiquata. I sogni adolescenziali di evasione e curiosità verso l’Italia emergono in dialogo con una realtà locale che ancora mantiene la separazione tra popoli e culture. Campocologno diventa così lo specchio di un’epoca di cambiamento, in cui la giovane protagonista sogna un mondo più aperto e inclusivo.
Nata a Poschiavo nel 1953, Loreta Godenzi ha trascorso buona parte della sua vita lavorativa all’estero, ma è tornata in Valposchiavo in età pensionabile per riscoprire le sue radici e “vivere la cultura italiana.” Non nuova alla scrittura, aveva già pubblicato alcune poesie nei Quaderni Grigionitaliani negli anni Ottanta, con uno stile che, come definito dal critico Massimo Lardi, si distingue per la qualità poetica delle immagini. Con Eppure le margherite sono uguali, Godenzi propone ora una narrazione che rappresenta un contributo prezioso alla letteratura locale.
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