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Cibi di laboratorio: Coldiretti Sondrio in piazza a Parma per chiedere trasparenza

ECONOMIA E POLITICA - 20 03 2025 - Redazione

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/PARMA - Parte degli agricoltori di Sondrio con Bambini e Virgilio
Parte degli agricoltori di Sondrio con Bambini e Virgilio

Migliaia di agricoltori provenienti da tutta Italia, tra cui una folta rappresentanza da Valtellina e Valchiavenna, hanno preso parte alla manifestazione organizzata da Coldiretti a Parma per chiedere maggiore trasparenza e rigore scientifico nella valutazione dei cibi di laboratorio. L’evento ha visto il coinvolgimento di oltre 20mila partecipanti, giunti nella città emiliana per esprimere la propria posizione sulla necessità di approfondire le ricerche scientifiche prima dell’introduzione di nuovi prodotti alimentari ottenuti da colture cellulari e fermentazione di precisione.

 

Coldiretti incontra Efsa: dialogo costruttivo sulla sicurezza alimentare

Sandro Bambini, presidente di Coldiretti Sondrio, ha sottolineato l’importanza dell’incontro con i vertici dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa): “Abbiamo apprezzato la disponibilità di Efsa nell’ascoltare le nostre istanze e nel chiarire le procedure di valutazione applicate per garantire la sicurezza alimentare dei cittadini europei. Questo rappresenta un successo per il nostro settore e per i consumatori”. Anche Giancarlo Virgilio, direttore della federazione provinciale, ha evidenziato come la manifestazione sia stata un importante momento di rappresentanza democratica, rafforzando il legame tra agricoltori e cittadini.

 

Più controlli sui cibi di laboratorio: l’impegno di Coldiretti

Il presidente e il segretario generale di Coldiretti, Ettore Prandini e Vincenzo Gesmundo, hanno ribadito che l’obiettivo dell’iniziativa è sempre stato quello di rafforzare la ricerca scientifica e il ruolo di Efsa: “Proseguiremo il nostro impegno a Bruxelles per garantire maggiore trasparenza e regole più rigorose sui cibi sintetici e ultraformulati”. Durante l’incontro con Efsa, è stata confermata la volontà di condurre ogni analisi necessaria sui nuovi alimenti, includendo test pre-clinici e clinici sui prodotti derivati dalle nuove tecnologie alimentari.

 

Bambini ha inoltre espresso soddisfazione per la decisione di valutare tutte le richieste di autorizzazione presentate prima del 1° febbraio 2025 secondo gli standard scientifici più elevati: “Questo è un elemento chiave per garantire che ogni nuovo alimento venga sottoposto agli stessi rigorosi parametri di sicurezza”.

 

Manifestazione e slogan: agricoltori in piazza per la sicurezza alimentare

Durante la mobilitazione, numerosi striscioni e cartelli hanno espresso le richieste degli agricoltori: “Cibo dalle campagne, non dai laboratori”, “Più ricerca medica”, “I cittadini europei non sono cavie”, ma anche messaggi più ampi come “Coltiviamo un futuro di pace” e “L’Europa ci serve come il pane”. Oltre alla questione della sicurezza alimentare, Coldiretti ha posto l’attenzione anche sul tema della burocrazia, chiedendo un’Europa più vicina ai bisogni degli agricoltori e meno influenzata da lobby e multinazionali.

 

Secondo un sondaggio Noto Sondaggi 2024, il 70% degli italiani si dichiara contrario al consumo di carne, latte e altri alimenti prodotti in laboratorio, con un aumento dell’8% rispetto all’anno precedente. Questo dato conferma la necessità di un maggiore dibattito pubblico e di un’adeguata informazione ai consumatori.

 

#Facciamoluce: la campagna digitale per informare i cittadini

A sostegno della mobilitazione, Coldiretti ha lanciato la campagna digitale #Facciamoluce, con l’obiettivo di sensibilizzare i consumatori sui rischi potenziali dei cibi sintetici e promuovere un’alimentazione consapevole. L’iniziativa utilizza sticker a forma di lampadina e contenuti informativi per stimolare la riflessione su cosa arriva sulle nostre tavole.

 

Coldiretti: “Innovazione sì, ma con rigore scientifico”

“Innovazione e scienza non devono mai essere ostacolate, ma devono procedere nel pieno rispetto del principio di precauzione e della sicurezza alimentare” ha concluso Bambini. “Proseguiremo il dialogo con le istituzioni europee per garantire che ogni nuovo alimento venga valutato con il massimo rigore scientifico. La salute dei cittadini e la tutela del nostro modello agroalimentare devono rimanere le priorità assolute”.

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