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Melavì, il Comitato esecutivo replica alle polemiche: "Serve responsabilità"

ECONOMIA E POLITICA - 13 03 2025 - Redazione

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Dopo giorni di dibattito acceso sulla crisi di Melavì, arriva la replica ufficiale dal Comitato esecutivo per la gestione della crisi d’impresa, istituito all’interno del Consiglio di Amministrazione della cooperativa. Il comunicato, diffuso nel primo pomeriggio, mira a chiarire lo stato della situazione ed evitare, come dichiarato dai firmatari, “confusione e allarmismi non funzionali alla risoluzione del problema”.

 

Le cause della crisi e le strade possibili

Il Comitato esecutivo spiega che la crisi della cooperativa ha radici lontane, principalmente legate all’indebitamento nei confronti degli istituti di credito e alla drastica riduzione del prodotto conferito dai soci. Dai 280.000 quintali di mele degli anni passati si è scesi a soli 70.000, compromettendo la sostenibilità economica della cooperativa. Per questo, nel marzo 2024 è stata avviata la procedura di composizione negoziata della crisi, prevista dal Codice della Crisi d’Impresa, con l’obiettivo di salvaguardare il patrimonio sociale.

 

Dopo un anno di tentativi di risanamento, il percorso si avvicina alla sua scadenza senza un accordo definitivo. Di fronte a questa situazione, restano due opzioni: avviare una procedura concordataria per ristrutturare il debito oppure lasciare che i creditori agiscano, con il rischio di una Liquidazione Coatta Amministrativa. Il Comitato precisa che sono già stati incaricati advisor specializzati per individuare le soluzioni più sostenibili.

 

Polemiche e divisioni interne

Nel comunicato, il Consiglio di Amministrazione prende posizione anche rispetto alle polemiche che hanno animato il dibattito pubblico nelle ultime settimane. Secondo il Comitato, la protesta sarebbe stata fomentata da una minoranza che rappresenta meno del 5% del prodotto attualmente gestito dalla cooperativa, oltre che da soggetti estranei alla compagine sociale.

 

“Spiace vedere che contestazioni siano sfociate sulla pubblica piazza, creando allarmi e danni alle trattative in corso”, scrivono i membri del Comitato, sottolineando che la maggior parte dei soci risulterebbe ancora compatta nel cercare una soluzione condivisa.

 

Appello alla responsabilità

Di fronte alla delicatezza del momento, il Consiglio di Amministrazione invita tutti gli attori coinvolti a evitare ulteriori tensioni e a concentrarsi sul futuro della cooperativa. “Il tempo a disposizione è poco – si legge nel comunicato – e le perturbazioni rischiano di pregiudicare il lavoro svolto finora”.

 

Ora la palla passa alle istituzioni e agli stakeholder coinvolti. Resta da capire quale sarà la prossima mossa per cercare di salvare Melavì e garantire un futuro alla storica realtà produttiva della Valtellina.

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