MENU

Metaverso: sesta puntata della rubrica

ECONOMIA E POLITICA - 16 11 2023 - Ezio (Méngu)

CONDIVIDI

/Metaverso

L’intelligenza artificiale Chat GPT è utilizzata in tantissime grandi aziende per scopi diversi. Noti assistenti virtuali di uso comune sono ad esempio Siri,  Amazoni-Alexa ecc. che mirano a diventare grandi Intelligenze artificiali con applicazioni come il riconoscimento facciale, traduttori, guida autonoma, riconoscimento malattie, riconoscimento truffe  ecc.  e più si perfezionano quanto più diamo dati e più elaborano “intelligenza”. Queste sono tutte applicazioni il cui nome viene definito “ Intelligenza artificiale  debole “ poiché sono singole applicazioni con un obiettivo preciso.

 

L’obiettivo per molti è quello di realizzare una intelligenza artificiale come l’intelligenza che produrrebbe l’uomo nel suo vivere nel Mondo. Questa tipo di ricerca viene chiamata” intelligenza artificiale forte o generale”. Cioè è la capacità di migliorare, di autoprogrammarsi per poi portarci a produrre la “ singolarità tecnologica “ cioè un avanzamento  tecnologico superveloce, più di quello che noi possiamo percepire  o  raggiungere con la nostra comprensione. In altri termini l’intelligenza dell’uomo viene superata dall’ intelligenza artificiale, procurando grandi vantaggi per l’umanità, ma forse anche notevoli svantaggi e problemi etici non indifferenti se non si ha una precisa regolamentazione della stessa. Per ora la regolamentazione sembra insufficiente e se non viene regolamentata in un contesto mondiale potrebbe essere che l’uomo sia, prima o poi, “ baipassato “ dalla tecnologia con infiniti guai che prevediamo e che comporteranno per l’intera umanità, quando questa fantascienza fosse realizzata .

 

In realtà sia l’intelligenza artificiale forte che l’intelligenza debole porta in sé molti interrogativi che possiamo chiamare dilemmi etici. Ma come funzione la chap GPT , che ora pare la più potente forma di intelligenza artificiale? Per riuscire a capire come funziona questo mondo tecnologico occorre, credo, fare una pausa a sé stante e analizzare due principi che fino ad ora hanno dominato nel nostro mondo della tecnologia, delle informazioni e ricerca. Occorre capire il funzionamento del computer. Cosa c’è dentro un computer?   Un mucchio di roba elettronica ma la si può paragonare concettualmente come la cosi detta “macchina di Turing”   e cioè un nastro con dei simboli che la macchina  poteva leggere e cambiare e che poi poteva fare andare avanti e indietro  per scriverci e leggerci sopra .

 

La machina di Turing, con un funzionamento così banale era in grado di eseguire operazione ed elaborazione dati. Dentro ai nostri computer pur essendoci ora un sacco di roba alla fine si finisce con avere sempre una unità di calcolo ( CPU ) che legge e scrive dentro un nastro che è la RAM , la memoria. Poi ci sono delle caselle elettroniche che contengono un codice digitale che rappresenta un concetto in un simbolo. Queste macchine per quanto complesse funzionano e manipolano sempre simboli. Esempio: se io voglio descrivere una mela, dirò che viene da un albero e il melo è un simbolo: il melo è un albero che ha la forma tondeggiante ed è un simbolo, la mela ha una forma rotonda ed è di circa dieci centimetri; questi sono tutti simboli e per simboli si intende un segno, una parola che ha un significato che viene interpretata come se fosse un’idea, un oggetto o una relazione.

 

Noi parliamo sempre di simboli   e i simboli hanno un senso solo per coloro che hanno stipulato una convenzione, perché significano la stessa cosa per tutti per cui si riesce a codificare più o meno tutto, anche se ognuno ha la sua rappresentazione del mondo, per cui il mio caldo non è il tuo caldo, però tutto sommato riusciamo a capirci abbastanza bene con dei simboli. Le macchine fino ad oggi sono state manipolatori di simboli. Per quanto complesso il nostro computer alla fine ha una CPU,che legge e scrive da una memoria , la RAM .  I computer sono programmabili e si programmano con quello che voglio: quello che voglio io lo so e lo faccio capire anche alla macchina e perciò possiamo interpretarne il comportamento.  Nelle macchine che usano l’intelligenza artificiale generativa, essendo subsimboliche non riusciamo a comprendere il loro comportamento, come vedremo nella prossima puntata. 

 

Continua

 

Ezio (Méngu) 

LASCIA UN COMMENTO:

DEVI ESSERE REGISTRATO PER POTER COMMENTARE LA NOTIZIA! EFFETTUA IL LOGIN O REGISTRATI.

0 COMMENTI