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Pauperismo Cinque Stelle

ECONOMIA E POLITICA - 08 08 2018 - Alessandro Cantoni

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/luigi di maio
@Grillinobeach (CC 3.0)

Di Maio conferma ogni nostra perplessità, già ribadita in più occasioni, dandoci nuovamente filo da torcere.

L’ondata gialla assume inedite tonalità di arancione, colorandosi gradualmente di un rosso, che è rosso antico.

 

 Che si trattasse di giustizialisti era risaputo; oscurantisti, anche. Che fossero pauperisti, tuttavia, era ancora da dimostrare. Un primo indizio ce lo hanno dato nei giorni scorsi, quando si è parlato di mettere mano alle pensioni superiori ai quattromila euro mensili. Come se aver lavorato con sacrificio e dedizione pagando contributi onerosi fosse un crimine, una colpa da espiare. Sembra di essere tornati al clima dell’età moderna, quando Piagnoni e seguaci di Savonarola mandarono al rogo gioielli, stoffe preziose, arredi sfarzosi ed altre mondanità figlie del demonio. Speriamo Di Maio si converta alla causa dei Palleschi, i seguaci della famiglia Medici, che non considerarono certo la ricchezza come una vergogna.  

 

Il pauperismo Cinque Stelle si sta armando di falce e martello per distruggere le gerarchie sociali? A noi il dubbio appare quanto meno lecito.

Il fanatismo ha toccato punte estreme proprio in questi giorni, spingendosi fino alla propaganda denigratoria nei confronti della Tav. Ma in fondo era prevedibile. I nemici della scienza, agguerriti sostenitori della campagna No Vax, stanno commettendo un errore imperdonabile.

L’alta velocità da loro osteggiata servirebbe, appunto, per scongiurare il pericolo di ulteriori incidenti stradali, analoghi a quello accaduto ieri nei pressi di Borgo Panigale.

 

Per i Cinque Stelle i cantieri, le infrastrutture, il trasporto alternativo su rotaia vanno avversati perché dispendiosi. Non considerano, nella loro analisi, l’indotto economico che potrebbero generare né la prevenzione dai rischi che ne deriverebbe. Tutto questo il pauperismo Cinque Stelle non lo sa. Ignora persino che il Sud ha bisogno di imprese se vuole tornare ad essere competitivo. Prosegue invece la campagna elettorale oscurantista e regressiva, firmata Casaleggio e Associati, contro la Tap, la Tav e le opere pubbliche che farebbero dell’Italia un paese civile e adeguatamente sviluppato.

 

Alessandro Cantoni

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2 COMMENTI

09 08 2018 13:08

sanmichele

Sig. Cantoni, esattamente a chi si riferisce utilizzando il "noi" nei suoi articoli? O trattasi di pluralis maiestatis? Grazie

08 08 2018 10:08

Méngu

Caro Cantoni e se i 5 stelle la pensassero così ? :” La ricchezza diminuisce la spiritualità dell’uomo, la inaridisce portandola all’egoismo estremo e alla lotta spietata per conservare o aumentare i beni che si hanno già. Non conviene forse pensare piuttosto ad una giusta decrescita economica ordinata e felice dei paesi ricchi, che non porti necessariamente all’impoverimento globale , ma ad una distribuzione equa della ricchezza posseduta dei " Paperoni ", per una maggiore sostenibilità ambientale e civile ? “ . Sintetizzando: “ una diminuzione del PIL degli stati ricchi in favore all’aiuto degli stati poveri “ . A mio parere , questa filosofia cristiana la chiamerei “ giustizia sociale “. Nel 2050 la popolazione mondiale sarà di 9, 8 miliardi . Senza far politica o ragionare da politichese io lancerei questo mio slogan, forse pauperista ma adatto per i paesi ricchi : “Diminuiamo il PIL per salvarci la PEL” . Caro Cantoni , la verità, la giustizia, l'eguaglianza, il bene comune non si ottengono senza fatica , poiché in noi c'è il " gene egoista " . Far politica, se fatta con coscienza, può essere un antidoto a quel gene.