Philodoxos al governo della città
ECONOMIA E POLITICA - 22 12 2018 - Alessandro Cantoni
In questo sciagurato paese c’è chi pensa che le città possano essere governate con filosofia. Anzi, verrebbe da dire che il loro modello ideale è quello del philodoxos, l’amante dell’opinione. E invece con la filosofia non si cava un ragno dal buco. Non sono certo io a sostenerlo, misero uomo – sebbene credo di capirci qualcosa -, ma un altro filosofo, Leo Strauss, il quale meriterebbe di essere letto da questi signori che fanno professione di saggezza. Il mio modesto parere è quello che alcuni sindaci prendano a modello le parole dei latini, in seguito riproposte da Thomas Hobbes: primum vivere, deinde philosophari. Prima si pensi al vivere, altrimenti si rischia di fare come il povero Talete che, come ci racconta Platone nel Teeteto, a furia di starsene con la testa per aria è caduto in un fosso. Così certi governanti dei miei stivali, a furia di filosofare, prenderanno una bella cantonata alle elezioni. Facciano come credano, a me non importa proprio un bel nulla. Le città si governano con saggezza (non con sapienza) e soprattutto con la forza delle azioni concrete. Bando ai professoroni e largo agli uomini del fare. Di questi politici-filosofi non sappiamo che farcene. Ci siamo già rotti le scatole. Alessandro Cantoni
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