Quasi serie (145), la peste malavitosa, mafiosa, ha contaminato l’intera nazione Italia. Un difficile domani

I siciliani hanno votato per il rinnovo della loro regione, o meglio, per eleggere i futuri governanti del territorio dove la mafia è nata. Ha vinto il centro destra per merito anche del non più giovane Berlusconi. Musumeci sarà il futuro Governatore dell’isola, personaggio che molti siculi ritengono senza macchia, affidabile. Il suddetto Governatore dovrà affrontare momenti difficili e noi “Polentoni” gli auguriamo di superarli.

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I lettori sanno che chi scrive è vicino al centro-destra, quindi penseranno che lo scrivente avrà gioito per l’esito delle elezioni. Non è affatto così. Nella mia Tirano conosco persone che da anni hanno lasciato il sud e sono giunti da noi per lavoro. Sono persone migliori di tanti “nordici”. Quando scrivo in modo negativo sui “terroni” mi rivolgo solo a coloro che hanno avuto, sino ad oggi, il potere, il comando di una regione patria della malavita.

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Il prossimo anno, probabilmente in primavera, saremo chiamati per rinnovare Camera e Senato in quel di Roma. Qualche “esperto” si già espresso sostenendo che il risultato delle elezioni nazionali sarà identico a quello avvenuto in Sicilia. Entro questo anno la Lombardia ed il Veneto dovranno confermare la loro volontà di rivolgersi alla Capitale per ottenere da Roma maggiori competenze. Nessun paragone con quanto avvenuto nella Spagna, quindi nessuna richiesta di formare un nuovo piccolo Stato. La nostra regione, la Lombardia, è ben governata. Questo è stato riconosciuto, pochi giorni orsono, a Roma durante una importante riunione politica ad alto livello. Questa valutazione ci fa ben sperare per il prossimo futuro.

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Non solo la Lombardia ed il Veneto hanno chiesto maggiori competenze ai loro territori. Altre Regioni italiane desiderano analogo trattamento, il che ci fa pensare ad una Repubblica federalista. Al bando gli schieramenti politici! Pensiamo al bene di tutto il Bel Paese!. Ogni Regione conosce le necessità dei loro amministrati, alle persone che ci vivono e che, come da anni come si usa dire, non riescono a raggiungere la fine del mese vivendo in modo normale. Bossi ha fondato la Lega Nord, ha commesso vari errori, ad esempio il non aver capito di avere tra le file un eccellente collaboratore, il professore Milvio. Dimentichiamo il passato, noi appartenenti al centro-destra, e cerchiamo di giungere alle non lontane elezioni politiche collegialmente. Tutti sappiamo che un solo Partito non potrà vincere e governare, ma che occorrerà l’unione di più forze per superare la concorrenza.

Chi scrive vedrebbe con piacere il ripetersi del trio che ha sbaragliato, in Sicilia, la sinistra. Sono convinto che in quel caso molto cambierà nella Penisola. Mi permetto di dire all’”immortale” Berlusconi di accantonare l’idea della realizzazione del ponte sullo stretto. La Sicilia ha bisogno di ben altro! Quotidianamente penso agli italiani, ai giovani senza lavoro, al ceto medio che naviga in cattive acque, agli anziani con pensioni da fame. “Una lacrima sul viso” potrebbe essere il titolo di un film di De Sica sulla seconda guerra mondiale. Purtroppo siamo nel 2017, l’Italia nel dopo guerra ha ricostruito ciò che il fascismo ha distrutto. La mia generazione, dopo la ricostruzione , avrà probabilmente speso troppo per far crescere in modo migliore i loro figli. Ci rimane la speranza che è dura a morire. Tutti assieme dobbiamo unirci, guidati da persone alle quali Dio ha dato un dono, quello di avere una intelligenza superiore.

Giancarlo Bettini