Quasi serie (150): siamo giunti al numero 150 della rubrica

Sul numero 149 della mia rubrica pochi giorni or sono avevo scritto in modo negativo sui programmi Rai, sugli scandalosi tempi dedicati al gioco del calcio, di giorno e di notte. Oggi, doverosamente, devo correggere il parere dato alla Rai ed ammettere che non si può fare di ogni erba un fascio. Da alcuni giorni la radio pubblica ha iniziato un programma dal titolo “Sanità Tradita” condotta da una donna che alla bellezza unisce una notevole intelligenza. La direttrice ha nome Sara Varetto da me conosciuta in altre trasmissioni televisive. Un conoscente, a Madonna di Tirano, ieri mi ha bloccato dicendomi: “Il tuo ultimo pezzo non mi è piaciuto. Sei stato meno cattivo del solito. Tu devi ritornare a colpire i politici che hanno rovinato la nostra Italia”. Da questo rimprovero è nato il pezzo odierno.

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

“Sanità tradita”, se ho ben capito, verrà trasmessa per più giorni mettendo a nudo quanto accade, da tempo, lungo la penisola, dalle Alpi alla Sicilia, a coloro, e sono milioni, che la salute è stata ed è loro nemica. Devo confessare che più volte mi è venuta la voglia di cambiare canale televisivo. Poi ha prevalsa la curiosità ed ho proseguito, soffrendo, sulla stessa rete. Alcuni anni or sono, all’Ospedale di Sondalo, ho conosciuto una persona del meridione che, come me, si trovava in quel gioiello di architettura voluto da Mussolini durante la seconda guerra mondiale. Noi due stavamo trascorrendo una convalescenza a seguito di un intervento chirurgico. Passeggiando lungo le ampie terrazze la persona giunta dal meridione mi ha detto che aveva lasciato casa per farsi operare a Sondalo. “Da noi molti ammalati vengono al nord. Laggiù devi aspettare mesi per farti operare e la capacità degli operatori non sempre è raccomandabile”. Sara Varetto, nella sua trasmissione, ha messo in evidenza la notevole differenza tra la Sanità nel nord e nel sud Italia.

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

Non so se continuerò ad ascoltare la brava Sara. Termino il pezzo odierno esternando il mio pensiero a pochi giorni dalle votazioni indette per il quattro marzo:

Andiamo a votare. E’ importante perché abbiamo bisogno di gente nuova. I vertici dovranno essere affidati a persone oneste, avendo quale fine il solo amore per l’Italia. Oggi abbondano solo ladri e disonesti. Il “buonismo” cretino ci ha portato all’abbandono dei sani principi di un tempo ormai lontano.

Giancarlo Bettini