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Quasi serie (153): Gli espropri per la realizzazione della Tangenziale di Tirano

ECONOMIA E POLITICA - 12 04 2018 - Giancarlo Bettini

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/giancarlo bettini

Sono iniziati, dopo l’ultimo passaggio favorevole da parte del CIPE, gli espropri quale atto necessario per la successiva realizzazione della nostra tangenziale. Contemporaneamente i progettisti designati per la realizzazione della progettazione definitiva sono al lavoro. Non ci sembra vero. Da anni abbiamo più volte scritto contro i politici. Dimentichiamo il passato, l’avere lasciato per ultima l’opera nostra. Da fonti certe ho saputo che i danni saranno largamente retribuiti. Sappiamo che nel caso di contestazione, di mancanza di cessione amichevole, l’Anas procederà all’esproprio. Direi che quasi tutto il percorso della infrastruttura colpirà frutteti in piena produzione. Mi metto nei panni dei contadini ed in particolare di quelli che possiedono un solo frutteto. Mi metto anche nei panni del nostro Sindaco che seguirà il procedere dei lavori. Ho parlato con il primo cittadino e mi ha assicurato che seguirà il corretto procedere sino a raggiungere un risultato soddisfacente per i suoi amministrati.

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La sala della Provincia a Sondrio diversi anni or sono. Il Presidente della provincia Sertori quale conduttore di un importante incontro. A lato di Sertori l’attuale Mnistro alle Infrastrutture Delrio. Sala gremita, pubblico delle grandi occasioni. Delrio aveva raggiunto Sondrio per comunicare ai nostri amministratori ed a noi poveri tapini la sua intenzione di abolire, in tutta la nazione, le Province. Naturalmente l’ottimo Sertori, senza tentennare, aveva espresso parere contrario. Lo stesso parere era stato esternato anche da molti Sindaci. Delrio ed il governo hanno successivamente approvato, con legge, la cancellazione delle Province. Una legge talmente fessa che oggi, dopo diversi anni, non viene osservata, o meglio, i fessi foraggiano ancora le ex Province perché gli amministratori defenestrati, od il popolo tutto, avrebbero fatto la marcia su Roma, Roma ladrona. Abbiamo oggi una nazione divisa in due. Il nord sano, attivo, il meridione che Garibaldi, da bonaccione, tenta ancora di rigirarsi nella tomba visto quanto ha sbagliato. La Magnagrecia doveva essere lasciata ai Borboni.

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Mi piace ascoltare la sera “Otto e mezzo”, la trasmissione televisiva condotta dalla Gruber. L’altra sera l’alto atesina aveva invitato, tra gli altri, il Ministro Delrio. Sono giorni che l’ottima conduttrice invita politici e giornalisti a raccontare le solite balle sul futuro del nuovo governo. Al rivedere il Ministro alle infrastrutture ho sbarrato gli occhi. Ricordando la sua presenza a Sondrio mi sarei aspettato, nel raccontare quanto realizzato dal suo governo Renzi, qualche cenno sulla abolizione delle Province, sulla fessa legge da Delrio voluta. Niente di niente, silenzio tombale !!!!!!!

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A causa dell’età dello scrivente pochi sono rimasti i miei amici del cuore. Uno alla volta se ne vanno. E’ ancora tra noi un vero amico, persona onesta e buona. Ieri, dopo avere letto il mio articolo sulla tangenziale di Tirano mi ha telefonato dicendomi “Sei così convinto sulla realizzazione della infrastruttura? Ho seri dubbi e penso che qualcuno navighi ancora contro. Mi sembra impossibile credere che tutto corri liscio”. “ Sono certo, ho avuto notizie da persone che contano. Questa è veramente la volta buona” gli ho risposto. Ci siamo lasciati, lui con i suoi dubbi, io senza dubbi alcuno.

 

Giancarlo Bettini

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2 COMMENTI

12 04 2018 17:04

ToneTone

P.S.2 - Tirano sarà l'ultimo grande centro della valle ad avere la tangenziale, ma si consoli: molti piccoli centri - specie della medio-bassa - l'avranno ancora dopo. Non vorrà mica lasciar credere che considera gli abitanti di Tresenda, San Giacomo, Chiuro, Berbenno, ecc. cittadini di serie B? Vedere ed eventualmente commentare mia dal titolo L'ALBERO ROVESCIATO DELLA VIABILITÀ VALTELLINESE.

12 04 2018 17:04

ToneTone

Ottimo il pezzo del simpatico Bettini. Specie dov'è assai poco politicamente corretto, ossia dove recita: "Delrio ed il governo hanno successivamente approvato, con legge, le Province. Una legge talmente fessa che oggi, dopo diversi anni, non viene osservata, o meglio, i fessi foraggiano ancora le ex Province perché gli amministratori defenestrati, od il popolo tutto, avrebbero fatto la marcia su Roma, Roma ladrona. Abbiamo oggi una nazione divisa in due. Il nord sano, attivo, il meridione che Garibaldi, da bonaccione, tenta ancora di rigirarsi nella tomba visto quanto ha sbagliato. La Magnagrecia doveva essere lasciata ai Borboni." Io aggiungo, per rincarare la dose, che anche Roma andava lasciata al papa. Ma tant'è: abbiamo Palemmo, Napule e RRRoma che si rimpinzano di quanto producono anche le nostre fatiche di figli alpini d'un dio minore, mentre di là del Tonale e dello Stelvio si tengono tutto intero il frutto del loro inclito lavoro. Bene assai che la Grande Riforma di DelRio & C. sia fallita, altrimenti avremmo ancora meno rappresentanza parlamentare di quella che abbiamo, mentre gli "eletti" altoatesini (e aostani, e friulan) l'avrebbero doppia. P.S. - All'inizio della settima riga del secondo capitolo credo volesse scrivere "abolito", non "approvato". Con stima, A. Stefanini