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Quasi serie (154): Il passato, il presente, il futuro dell’urbanistica nel mondo

ECONOMIA E POLITICA - 26 04 2018 - Giancarlo Bettini

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22 aprile 2018. Canale SKY 107. Una trasmissione televisiva serale è denominata “Otto e mezzo” ed è condotta da Lilli Gruber. E’ una trasmissione molto seguita e difficilmente sfuggo all’appuntamento. Quella del 22 aprile scorso, a causa anche della mia professione, l’ho gustata dal principio alla fine. I tre ospiti della serata erano l’arcinoto Vittorio Sgarbi, l’architetto e ingegnere di fama internazionale Carlo Ratti, una scrittrice simpatica della quale non ho segnato il nome, ma che sa molto sull’urbanistica mondiale.

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IL PASSATO DELL’URBANISTICA

L’architetto Carlo Ratti ha operato con i collaboratori del suo studio in tutto il mondo. E’ un tecnico ricercato dai governanti per pianificare il futuro delle loro città in molti continenti del globo terrestre. Ad esempio ha collaborato nella ricerca dell’area dove venne costruita Brasilia, la nuova Capitale dell’immenso Brasile. Una città baricentrica rispetto alla nazione, ma lontana da altri luoghi abitati.

Vittorio Sgarbi ha trascorso anni sui libri per conoscere il passato dell’urbanistica e dei monumenti antichi. Ha scritto e dato alle stampe più libri. E’ per la nostra Italia un “pezzo unico”.

E’ facile comprendere che alla base dell’urbanistica e dell’edilizia del passato il primo posto va assegnato alle antiche città ed agli immobili dei quali ancora oggi abbiamo la possibilità di ammirare. Per l’urbanistica è sufficiente citare i cardi ed i decumani delle città fondate dai romani durante le numerose conquiste, per gli immobili segnalerei il Colosseo.

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IL PRESENTE DELL’URBANISTICA

E’ sufficiente citare il lavoro dell’architetto Carlo Ratti. Il noto professionista, come già sopra citato, su incarico dei grandi responsabili della res pubblica, deve fare intervenire le sue celluline grigie, la sua fantasia per risolvere problemi impegnativi. In questi ultimi anni i governanti mirano al potenziamento delle periferie urbane. Ecco la necessità di incaricare l’architetto Ratti od altri tecnici di pari valore. Su questo argomento un contributo di Vittorio Sgarbi non può che essere gradito.

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IL FUTURO DELL’URBANISTICA

Per chiudere lo scritto odierno mi piace scendere dai piani alti e rimanere nella mia città, a Tirano. Sono stato eletto, per tre mandati, a Palazzo Marinoni. Anni lontani. Durante quei tre lustri ho avuto ottimi Sindaci ed altri ottimi Segretari comunali. Molte sono state le realizzazioni. La città abduana era priva di idonee pavimentazioni, di fognature, di altri edifici pubblici. In questo 2018, data per certa la realizzazione della tangenziale, anche l’urbanistica, in piccolo, potrebbe dire la sua. L’attuale nostro Sindaco, architetto, ha dimostrato di possedere numerose “celluline grigie”, quindi con l’aiuto dei giovani tiranesi potremmo assistere alla trasformazione dell’urbanistica attuale. La piazza Marinoni, ad esempio, potrebbe fare parte del nuovo.

 

Giancarlo Bettini

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