Quasi serie (168): Un gradito ritorno in tv della alto atesina Lilli Gruber

Durante la mia adolescenza ho conosciuto a Roma, poi a Bolzano un amico con il quale ho ancora contatti telefoni. La conoscenza è avvenuta al Corso Ufficiali di Complemento a Roma, la vera amicizia porta la data del 1955-56 quando, da Ufficiale del Genio Minatori, ho ultimato il servizio militare. L’amico ha origini bolzanine e lo scrivente frequentava anche la sua famiglia. Il papà di Vigilio, dell’amico, gestiva un negozio di tessuti, un italiano comandato dagli alto atesini. In altre parole si sentiva straniero in patria. E’ noto a tutti che Bolzano era austriaca. Queste premesse serviranno per capire meglio quanto segue.

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Rieccola! Ecco la navigata conduttrice della trasmissione televisiva “Otto e mezzo”. Dopo molto tempo Lilli Gruber è ritornata alla Rai nel ruolo che le spetta, quella di conduttrice. Il “ritorno in patria” è avvenuto recentemente. Uno dei presenti alla trasmissione era l’ex Sindaco di Venezia Cacciari, dalla parola facile, sincera. Lilli Gruber cosa ha fatto in assenza dalla Rai? Non è stata con le mani in mano, ma ha dato alle stampa tre libri apprezzati anche da Cacciari. Da quanto ho capito si tratta della storia dell’Alto Adige, della Regione a Statuto speciale.

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Tra le Regioni a Statuto Speciale troviamo una zona turistica in Valtellina: Livigno. Da anni i politici nazionali vorrebbero eliminare i vantaggi di detta zona sostenendo che i motivi per i quali era nata più non esistono. Anche lo scrivente ha dato il suo parere, parere contrario alla eliminazione spiegandone i motivi: si solamente alla CONTEMPORANEA eliminazione di tutte le zone franche in tutta la nazione Italia, da nord a sud. Proposta non accettata.

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L’altoatesina Lilli Gruber sarà favorevole al mantenimento della sua zona franca quindi nulla cambierà sotto i bellissimi portici di Bolzano, con i famosi negozi a confine con piazza Valter e il suo stupendo Duomo gotico.

Tirano, estate 2018

Giancarlo Bettini