Perché torno sull'argomento Morelli?
CRONACA - 23 07 2020 - Ivan Bormolini
(Di I. Bormolini) Lunedì scorso avevo pubblicato dalle pagine di questo giornale un editoriale dal titolo “Il Morelli e le perplessità di un cittadino”. Alla fine dello scritto, ponevo alcune domande e soprattutto una di queste, aveva l'intento di domandare a chi di dovere cosa sarebbe successo nell'immediato senza il ritorno del Morelli allo stato operativo pre-Covid? Mentre scrivevo quel pezzo, speravo che l'attuale situazione non comportasse ulteriori e eccessivi disagi né per i pazienti e nemmeno per i loro congiunti. Non era certo mia intenzione assumere le vesti di un profeta dalla facili parole o previsioni, azzardando ipotesi negative. Vana è stata la mia speranza quando su Facebook, nella giornata di martedì ho letto un post inerente alla situazione a dir poco paradossale di una sanità locale privata dell'operatività del Morelli, pubblicato da una nostra concittadina sulla sua pagina. E' certo che attendere ore nei pressi del presidio di Sondrio, in attesa di notizie del congiunto in ospedale non è sicuramente idilliaco. Vista la situazione, la stessa si chiedeva: “E il Morelli non serve”?. Comprensibilmente esausta e chiaramente preoccupata, la scrivente giustamente non se la prendeva con il personale ospedaliero evidentemente al collasso, ma con coloro che in tutta questa vicenda hanno delle responsabilità, esprimendo rabbia nei loro confronti. Il post si concludeva con queste parole del tutto eloquenti: “Non pensavo fossimo messi così male”. Mercoledì mattina, ho controllato se a seguito del mio editoriale vi fosse qualche altro commento, ne ho trovato uno che parla da solo e lo potete leggere tutti, a scrivere questa volta è stata la sorella della persona prima citata. Molto precisa la sua domanda iniziale: “Ospedale di Sondrio riferimento per la valle? Ieri praticamente un'ora per avere un'ambulanza e undici ore di attesa fuori dal PS per parlare con un medico....No comment, speriamo che anche qualche politico che sta puntando alla chiusura del Morelli possa vivere questa meravigliosa esperienza per capire che alla Valtellina serve il Morelli”! La prima riflessione che mi viene spontanea è la seguente: perché si è dovuto aspettare praticamente un'ora per avere un'ambulanza? Si è forse inceppato qualcosa anche nella macchina dell'Emergenza Urgenza? Cosa poteva succedere in questo lungo lasso di tempo? La seconda: e' certamente fisicamente e moralmente devastante aspettare undici ore fuori da un Pronto Soccorso per parlare con un medico. Queste cose non dovevano e non devono succedere. Anch'io non lancio nessun tipo di accusa contro il personale medico e infermieristico operativo all'ospedale di Sondrio, ma queste testimonianze sono state ampiamente esaustive per comprendere che quanto ho scritto lunedì corrisponde alla pura verità. L'ospedale di Sondrio, ad oggi non è in grado di supportare un simile carico di lavoro, per questo motivo ripeto a gran voce che il Morelli deve tornare pienamente operativo. Di conseguenza, con la stessa velocità con cui sono state trasferite a Sondrio le sue specialità storiche e non, le stesse devono essere riportate a Sondalo con altrettanta rapidità. La gente, la nostra gente, è seriamente preoccupata ed anche arrabbiata, non ci si deve in alcun modo meravigliare se la situazione del Morelli sta scaldando gli animi, non poteva essere diversamente. Il Morelli ha già pagato anche nei decenni ed anni passati, un pesante tributo ed oggi, sono i fatti a dimostrarlo, la valle non può fare a meno di questo ospedale e delle sue funzioni. Per queste motivazioni, mi trovo perfettamente in linea con i sindaci dell'Alta Valle e con gli esponenti del Comitato che hanno richiamato l'assessore regionale Massimo Sertori al fine che lo stesso ricopra il ruolo di interlocutore sulla vicenda Morelli. Ora siamo realisti, è vero che non sta scritto su alcun documento che il Morelli verrà chiuso, ma la sensazione di molti è che si voglia andare in questa direzione. Viene detto e scritto che verrà potenziata l'Unità Spinale, ma se non vengono ripristinate a Sondalo le alte specialità, potrà veramente trovare compimento questo potenziamento? Altro dubbio, nel documento dei 71 sindaci si dice che gli stessi vorrebbero per il Morelli un Istituto di Ricerca Irccs ( Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico ). Gli Irccs nel nostro paese sono circa una cinquantina. Lo Stato ne finanzierà uno nuovo? Scusate, ma visti i tempi sono un po' scettico e spero di sbagliarmi su tutta la linea. Buon lavoro! Un lavoro che a mio parere non deve più considerare il Piano del Politecnico, rivelatosi non corrispondente alle esigenze di una sanità di montagna.
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1 COMMENTI
24 07 2020 13:07
Méngu
Caro e stimato Ivan, credo di aver letto tutti i tuoi sacrosanti articoli sull’ospedale Morelli di Sondalo apparsi su questo giornale. Degli articoli ne potresti fare un grosso tomo e donarlo a chi di dovere. Hai fatto conoscere il prestigio dell’ospedale Morelli anche alle “ galline “ ! Quell’ospedale ha dimostrato sin dalla nascita il suo valore e anche il nostro attaccamento a quei padiglioni dove hanno lavorato e lavorano Uomini di Prestigio. Ora sono anch’io stanco e arrabbiato nel leggere e sentire promesse e aspetto i fatti da buon valtellinese. Si ricordi sempre che “I valtelinés iè gént cun la scàrpa gròsa ma dal scervèl fìn, e àa fìn tròp bunasciùn, … però tirìch mìga tròp ‘l nèrv … . Io ho ormai il nervo tirato ! Non sarebbe poi una cattiva idea se tutti i cittadini che stimano l’ospedale Morelli si stampino un foglietto da apporre allo specchio del loro lavandino con la scritta, da leggersi ogni mattina e ad alta voce: “La gente, la nostra gente, è seriamente preoccupata ed anche arrabbiata, non ci si deve in alcun modo meravigliare se la situazione del Morelli sta scaldando gli animi, non poteva essere diversamente”. Ora fatemi una confidenza e rispondete sinceramente a questa mia domanda: siamo meno bravi e meno determinati dei nostri fratelli del Sud nel difendere e ottenere i nostri diritti ? Ollallà ! Sento le orecchie suonarmi di brutto. E’ forse segno che siete arrabbiati anche voi che leggete?