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Quando il lago di Poschiavo era dei "Valtelinés"

CRONACA - 29 07 2020 - Ezio (Méngu)

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Ormai è fatta, non si può più tornare indietro, la storia è storia e l’acqua passata non macina più. Ma aver un fondo di nostalgia per le cose belle e perse non è peccato. Eh si, perché il magnifico, splendido e aggiungete i più begli aggettivi che vi saltano in mente, lago di Poschiavo nei secoli addietro è stato anche nostro.


Parlando con lo storico Gianluigi Garbellini delle tante bellezze delle nostre parti, il mio discorso è caduto inevitabilmente sul lago di Poschiavo. Con una espressione forse egoistica ho detto : “ fortunati i Poschiavini che hanno nel loro territorio quel gioiello. Però ho sentito dire dai nostri avi che un tempo il lago era in gran parte nostro . Gianluigi, tu che conosci gran parte della storia della nostra Valle come stavano le cose un tempo ?” Forse con una punta di nostalgia mi ha detto: “La pieve di Villa che sorge nel VII/VIII secolo aveva per confine in Valposchiavo la valle significativamente chiamata ancor oggi Val da Termen , Valle del Termine (di confine) con la pieve di Poschiavo. Il territorio pievano era anche un territorio civile e amministrativo del dominus loci, in questo caso i Cattanei del castello di Stazzona. Questo sicuramente quindi fin dall'Alto M. Evo, fino all'incameramento nel Comune di Poschiavo che nel 1408 chiede di essere unito alla Lega Caddea e i confini suoi arrivano fino al castello di Piattamala. Lo si deduce anche da taluni documenti di San Romerio, da cui emerge l'eco dei diritti dell'arciprete di San Lorenzo di Villa in quel territorio. Tutta la Valle di Poschiavo, fisicamente, ma anche politicamente e amministrativamente era considerata parte della Valtellina e fino al fatidico 1408 ne aveva seguito le sorti nel ducato di Milano”.

 

Per chi non lo sa la “ Val da Tèrmen “ ( vedi cartina allegata ) è una bella valletta sita sulla sponda sinistra orografica del lago e non tanto lontano dalle fragorose e biancheggianti acque del torrente Poschiavino che si gettano nel lago. Mia deduzione: se a quei tempi il confine era la “ Val da Tèrmen” , quella valletta lasciava ben poco lago alla proprietà dell’antica Pieve di Poschiavo, sino all’alto M. Evo. Tranquilli cari Poschiavini ! Sono tentato, ma per ora non ho intenzione di rivendicare antichi diritti di proprietà, ma quel lago “ parla “ anche Valtelìn ed è per questo che è tanto amato da noi. Si dice che “ L’appetito vien mangiando “. Il giorno dopo , mi sono fatto un’ altra domanda : “prima del secolo VII come stavano le cose ?” Ho indagato e ho scoperto che quel lago ai tempi antichi doveva essere più grande. Ora il suo volume rasenta i 120 milioni di metri cubi e Poschiavo è distante circa 5 chilometri, ma forse quel lago poteva arrivare a lambire l’antichissimo borgo o perlomeno giungere sino alla base del conoide di Cologna. Lo si può intuire guardando la Valle e i monti sulla destra orografica dove il lago getta le sue acque in valle e riforma il torrente Poschiavino. Circa in quel punto le acque sono state sbarrate da un franamento postglaciale del Monte Giümelin . Le acqua del lago poi nei secoli hanno scavato l’alto sbarramento pietroso sino a giungere allo stato attuale. Noi non possiamo certo immaginare la quantità d’acqua che giungeva dai monti durante lo scioglimento dei ghiacciai dovuti all’ultima glaciazione di 100.000 anni fa e nemmeno i movimenti franosi , ma di certo è stato in quel periodo che la natura ci ha regalato il magnifico lago. Possiamo domandarci da quanto tempo esiste? Forse possiamo pensare una data. La fine dell’ultima glaciazione è stata circa 10.000 anni fa , orbene la frana del Giümelin forse è caduta in quei tempi e possiamo anche dedurre che le acque abbiano sommerso una magnifica valle a giudicare la bellezza della Val Poschiavo. Coloro che fanno la “ camminata” del giro del lago di Poschiavo , se hanno la fortuna di entrare in “intimità profonda “ sulla magica atmosfera di quel sito, forse potranno sentire il sussurro dell’ antichissima storia del lago e in tal caso tenetemi, per favore, aggiornato perché vorrei saperne di più sulla bella Val Poschiavo.

 

Ezio (Méngu)

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