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"Accorrete, oh fedeli, a Tirano" ed un ricordo di monsignor Tullio Viviani

CULTURA E SPETTACOLO - 28 09 2018 - Ivan Bormolini

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Sabato, 29 settembre si celebreranno i 514 anni dall'Apparizione di Madonna di Tirano. Ho voluto, per ricordare questo evento storico e religioso, guardare ai festeggiamenti svoltisi nel 1904, per annoverare i quattrocento anni dell' Apparizione.

 

Alcuni anni prima del quarto centenario dell'Apparizione della Beata Vergine Maria a Mario Homodei, avvenuta domenica 29 settembre 1504, era emerso il desiderio da parte di molti di ricordare degnamente i quattro secoli dell'evento prodigioso.

Abbiamo ancora nel cuore i grandi festeggiamenti per i cinquecento anni dell'Apparizione, organizzati dal Comitato per il Cinquecentenario dell' Apparizione svoltisi, nel loro massimo culmine il 29 settembre 2004. Ma cento anni prima com'erano andate le cose?

 

Come già accennato era comune desiderio del clero e dei devoti alla Madonna di Tirano celebrare la ricorrenza. Don Luigi Albonico prevosto di Tirano, non aveva perso tempo ed il sette novembre 1902, scriveva a tal proposito agli onorevoli Amministratori dell'Opera del Santuario, sollecitando la creazione di un apposito comitato che ufficialmente si era insediato nel dicembre dell'anno dopo.

Non erano comunque marcate tensioni, tra gli ecclesiastici di Tirano e gli amministratori civici; nonostante tutto si era giunti alla formazione del Comitato che il tre dicembre 1903 come recita una nota dell'arcivescovo Giacomo Merizzi risultava così composto:

il Presidente Onorario era lo stesso Merizzi, nativo di Tirano e arcivescovo di Ancira, Presidente era don Luigi Albonico. Con loro vi erano Giovanni Camagni assessore comunale, Cristoforo De Gianbattista rettore del santuario, il fabbricere della chiesa di San Martino e tre amministratori dell'Opera del Santuario, che erano stati nominati anche dal comune, il professor Angelo Andres, l'avvocato Augusto Lantieri e Virgilio Merizzi.

 

Va qui ricordato il disappunto dell'amministrazione comunale, la quale non riteneva necessario un altro organo, essendo già operante la commissione comunale per il culto. Tutti gli atti amministrativi in relazione a dette feste dovevano, asseriva il sindaco Andres, compiersi senza l'intervento ed ingerenza diretta del “prefato” comitato.

Il lavoro del comitato era iniziato subito alacremente predisponendo ogni dettaglio per i festeggiamenti.

 

Gli eventi non dovevano coinvolgere solo Tirano ed il suo popolo, ma si prevedeva la partecipazione corale delle varie parrocchie, le quali erano state invitate ad organizzare pellegrinaggi a piedi oppure fruendo della ferrovia inaugurata nel 1902.

Si era redatto un invito stampa rivolto ai popoli della Valtellina ed inviato ad ogni parroco. Tutti erano stati esortati a continuare la pia tradizione dei padri e ad accorrere a onorare il quarto centenario della gloriosa Apparizione di Maria Vergine nel tempio Madonna di Tirano. Tale comunicato era stato pubblicato il venti maggio 1904 sul Corriere della Valtellina.

 

Oltre a questo il comitato si era prefissato un programma di festeggiamenti. Ho trovato un bel programma d'epoca, quello che oggi definiremo una locandina.

Questa, datata otto settembre 1904, ha eloquente titolo o invito “ Accorrete, o Fedeli a Tirano” ecco il testo:

“Accorrete a onorare il IV Centenario di quella Apparizione prodigiosa della Vergine Immacolata, che salvò l'Italia dall'eresia. La fausta ricorrenza sarà celebrata in quest'anno con insolita solennità. Sarà preceduta dalla novena che comincerà il 19 andante mese: si farà verso sera con musica, discorso e benedizione. Ogni giorno d'essa novena sarà segnalato con processioni dei paesi attorno.

La festa sarà per tre giorni 27, 28 e 29 settembre, in ognuno dei quali vi sarà un buon numero di Sante Messe ogni mattina al Santuario: la sera poi concerto or su l'una or su l'altra delle piazze”.

 

Nello stesso avviso seguivano gli orari delle celebrazioni e delle manifestazioni correlate per quei tre giorni.

Va detto che poi il comitato si era occupato anche degli archi di trionfo, delle luminarie e degli addobbi all'interno ed all' esterno del tempio.

E' chiaro che il lavoro del comitato non era passato inascoltato, leggo infatti che numerosi pellegrinaggi e processioni erano giunte a Tirano nei mesi precedenti all'anniversario. Un flusso di pellegrini che ovviamente si era intensificato durante la novena predicata da Padre Bernardino da Desio e nel triduo finale di preparazione dell'anniversario.

Per favorire questo afflusso di devoti, la ferrovia in quei mesi aveva praticato ribassi ed agevolazioni, lo stesso avevano fatto gli alberghi e le trattorie. Risulta a tal proposito che l'albergo San Michele, a lato del santuario offriva un pasto completo ai pellegrini per lire 1,50.

 

Imponente era stata la processione del primo giorno del triduo, dov'era avvenuto il trasporto nella chiesa parrocchiale di San Martino della statua della Madonna che per tutta la novena era rimasta esposta nel santuario sotto un trono dorato.

La venerata immagine era accompagnata dal vescovo diocesano monsignor Valferè di Bonzo, dal vescovo di Pavia monsignor Ciceri, dall'arcivescovo titolare di Melitene monsignor Barone, da un folto numero di sacerdoti e da un'innumerevole folla di fedeli.

Dopo il solenne pontificale in San Martino, nel pomeriggio la Madonna veniva riportata, seguendo il percorso processionale in Santuario.

 

Questa è la breve cronaca di quei giorni, organizzati in due anni lavoro da parte dell'allora comitato. Il tutto si era concluso il 29 settembre, alle ore si era tenuta come nei due giorni precedenti in santuario la comunione generale, fatta da uno dei vescovi, alle ore dieci la Messa Pontificale “ con predica d'altro dei vescovi, mentre alle ore sedici si svolgevano i Vespri solenni e la Predica di congedo.

Ho citato la processione che ha visto transitare la statua della nostra Madonna di Tirano dal santuario alla parrocchiale di San Martino e viceversa del 27 settembre 1904. Ecco l'ordine processionale scritto da don Albonico:

le suore Figlie di Maria Ausiliatrice, le suore del Ricovero e dell'Ospedale, la Compagnia dell'Angelo Custode, le rappresentanze delle Confraternite di fuori, la Confraternita di Baruffini a seguire quella di Cologna e quella di Tirano. Di seguito poi il clero, il simulacro della Madonna con attorno accompagnamento di venti signore in abito nero e torce, i vescovi celebranti, il Municipio le due fabbricerie, le autorità che desiderano intervenire e successivamente: le rappresentanze di altre Società operaie cattoliche di fuori ed il popolo prima gli uomini poi le donne.

 

Alla fine di quell'anno così intenso il Papa Pio X, tramite il Segretario di Stato cardinal Merry del Val, aveva inviato “agli egregi figli della diletta Tirano” l'apostolica benedizione, preceduta da parole di stima ed augurio. Da quel pontefice era stato molto apprezzato il ricordo inviatogli in dono per quella ricorrenza, al Santo Padre erano state inviate tre medaglie coniate dal comitato dell'Apparizione ed una pergamena con la riproduzione della scena dell' Apparizione.

 

Tornando alla processione del 1904, questa mi ha riportato alla memoria un altro ed altrettanto storico cammino processionale voluto ed organizzato dal prevosto di Tirano Monsignor Tullio Viviani in occasione del quinto centenario dell'Apparizione.

Sono convinto che quel momento di vita religiosa, dove don Tullio soffriva già e le sue precarie condizioni di salute erano sotto gli occhi di tutti, sia stata una serata di grandiosa intensità.

Era la sera di mercoledì ventinove settembre 2004, una vera fiumana di fedeli accorsi da tutta la valle si era riversata in piazza San Martino in attesa di compiere quel cammino verso la nostra Basilica.

Don Tullio aveva chiesto da settimane che nelle finestre e nelle case di Tirano venissero accesi dei semplici lumini, tanti o pochi non contava, voleva sentire la nostra fede, la devozione alla nostra Madonna.

E ci era riuscito, il percorso processionale da San Martino verso la Basilica era un luccichio.

Giunti al cospetto della Basilica le sue parole avevano scosso gli animi. A seguire la benedizione del Cardinale Coccopalmerio.

 

Ivan Bormolini

 

 

FONTI: Il Santuario della Madonna di Tirano 1504-2004. Alessandro Dominioni Editore. Le celebrazioni centenarie del 1904. Autore: Gianluigi Garbellini. Stampa Tipografia Bettini Sondrio. La fotografia del Programma dei festeggiamenti per il quarto centenario è tratta dallo stesso volume ( scansione dal testo )

 

Le fotografie della processione del 29 settembre 2004, sono tratte da “Il Diario del Cinquecentenario.. Anno celebrativo 2004-2005. Redazione a cura di Bruno Ciapponi Landi. Stampa Offset Center Printing srl. Castelcivita ( SA ).

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