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Ben tornato raggio di sole!

CULTURA E SPETTACOLO - 06 03 2024 - A cura di Ezio (Méngu)

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/“Raggio di sole”;  foto dal libro del professor Gianluigi Garbellini “ La chiesa di S. Perpetua”.
“Raggio di sole” - foto dal libro del professor Gianluigi Garbellini “La chiesa di S. Perpetua”

Una meraviglia o forse un prodigio accade ogni anno, esattamente il 7 di marzo, nella antichissima chiesa di S. Perpetua di Tirano in occasione della festa della Santa.

 

Così il professor Gianluigi Garbellini, nella sua chiara prosa, descrive l’evento:

 

Ore 8.00, l’aula silenziosa della chiesa è immersa  nella penombra  appena intaccata dalla tenue luce che filtra dalle piccole aperture disposte lungo le pareti dell’abside e della navata.

Ogni attenzione è per il lembo di cielo che appare al di là della fessura della monofora alla destra dell’altare  che va rischiarandosi di un bagliore sempre più forte  e preannuncia l’esplosione del sole.

Ribattono le ore dell’orologio del sottostante santuario: rintocchi interminabili che sembrano voler conferire particolare solennità al momento.

 

Ore 8,02, sguscia piano finalmente il primo raggio di sole dalle creste del Monte Padrio nel mezzo del piccolo avvallamento che segna l’inizio della Valchiosa, esattamente al centro del sottarco della finestrella, come se questa vi fosse stata costruita attorno.

Un fascio luminoso irrompe nella chiesa, si posa sull’estremità destra della parte anteriore della mensa dell’altare e attraversa obliquo l’abside, rischiarandone l’interno di una soffusa luce dorata, per spegnersi ai piedi della porta del campanile, come se volesse indicare i pochi passi che la separano dall’altare. Con impercettibile movimento esso attraversa la superficie dell’altare.

 

Alle ore 8,35 indugia sulla pietra sacra e procede il suo lento cammino fino a toccare, ormai ridotto a poco più di un lume, l’angolo estremo sulla destra della mensa ai piedi dell’immagine affrescata di S. Perpetua, la cui spenta cromia acquista, grazie al riverbero della luce, inconsueta vivacità di colori.

 

Ore 9,57, la suggestione è finita: il raggio svanisce, inghiottito dal chiarore grigiastro che si diffonde uniforme nella piccola abside e sugli sbiaditi dipinti, resi ancor più evanescenti dall’incerta luce. “

 

Personalmente ho assistito all’ evento alcuni anni fa e vi assicuro che qualcosa di magico e di sacro attanaglia il cuore. Se potete non mancate a questo magico Evento.

 

A cura di Ezio ( Méngu )        

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