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Breve riflessione sulla coerenza

CULTURA E SPETTACOLO - 31 03 2020 - Ercole Ricci

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Oggigiorno si sentono spesso personaggi pubblici fare dichiarazioni in merito al dare l’esempio, con i complimenti che seguono. I social network si alimentano della realizzazione o l’esternazione di valori che sono, per loro stessa natura, invisibili.

 

Molto spesso ci si dimentica dell’importanza della coerenza nelle relazioni. La coerenza tra ciò che diciamo, ciò che proviamo e ciò che trasmettiamo con i linguaggi non verbali è un elemento fondamentale in ogni relazione umana. Per raggiungere risultati positivi, è fondamentale essere consapevoli di tutto ciò che il nostro messaggio trasmette, non solo delle parole.

 

La vera comunicazione coerente è quella che si fonda sulla cognizione. Significa combattere la battaglia più ardua che un essere umano possa combattere; e non smettere mai di lottare. Essere coerenti significa perciò fare le cose che consigli, agire come pensi giusto, mettere in pratica i principi che ritieni corretti, quelli che dici di seguire e che, a parole di solito, difendi.

 

Io penso che c'è coerenza in chi rispetta i propri impegni e la parola data, in chi ha senso del dovere, non si dà malato, non truffa lo Stato come fanno in tanti. Per motivare le persone occorre coerenza, senso del dovere e rispetto della parola data. Se la coerenza non è un valore, non riuscirà mai a convincere nessuno. Alla fine della fiera è tutta questione di valori e di educazione, se si nasce tondi, se si è imparato ad esser se stessi e agire di conseguenza, non ci sarà modo di morire quadrati.

 

Negli ultimi mesi, stiamo assistendo a colpi di scena ed eventi inaspettati nel mondo della politica e delle istituzioni: le giravolte, nella politica italiana, sono ormai un’abitudine consolidata. La coerenza, sembra oggi più lontana che mai. Quel che è certo è che a prescindere dalla lettura che ognuno di noi dà, il rapporto tra politica italiana e coerenza è quantomeno complicato.

 

Oggi purtroppo questo rispetto istituzionale è venuti meno e assistiamo alla perdita di credibilità. Ci sono politici che prima dicono una cosa è poi fanno tutto il contrario, alla faccia della coerenza. Hanno la faccia come il fondo schiena e se ne fregano totalmente di mostrare la loro incoerenza. Per questa gente la coerenza vale come carta straccia. Ed intanto l’Italia va a rotoli, gli italiani continuano ad impoverirsi a morire di coronavirus e questi si spartiscono le poltrone.

 

Ho sempre pensato che la coerenza fosse una caratteristica positiva e che l'incoerenza fosse invece negativa da biasimare, mi sbagliavo. Potrebbe essere allora indispensabile associare, gli incoerenti con gli incoerenti, sulla base del modo di fare, e non di quello che costoro blaterano come loro convinzione culturale o professione. Chi non ammette che la coerenza è un valore a mio parere perde il diritto di usare la ragione perché ogni discorso sensato si basa sull’assenza di contraddizioni.

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