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Cartoline e stampe d'epoca: frazioni, alpeggi e... saluti da Tirano

CULTURA E SPETTACOLO - 14 05 2020 - Ivan Bormolini

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/Una vista su Tirano (Foto di Valentino Candiani)

(Di I. Bormolini) Siamo giunti all'ultima puntata di questa panoramica tra cartoline, stampe e fotografie d'epoca, oltre a Madonna non potevo tralasciare le frazioni di Baruffini, Roncaiola e Cologna, i nostri monti e un saluto finale.

 

Il materiale fotografico inerente alle frazioni non è molto ricco, partiamo dal versante Retico. Spiccano sopra Tirano le antiche frazioni di Baruffini e Roncaiola. Per quanto riguarda Baruffini, non mancano alcune immagini d'epoca appartenenti alla collezione di Remo Zen, e a quella delle suore Salesiane.

Locus Barufinorum era il nome originale del piccolo borgo montano: tra le costruzioni di vario genere e legate alla storia contadina del luogo vi è la chiesa di San Pietro Martire.

Il tempio è di origine cinquecentesca, era stato ultimato nel 1536 e consacrato l'anno successivo in data 13 agosto dall'allora vescovo di Como Trivulzio. La chiesa era stata ristrutturata nel Seicento come ci indica la data sul portale in pietra verde del 1667. Era poi stata nominata parrocchia il 13 ottobre 1638 dal vescovo Lazzaro Carafino.

Un successivo ampliamento della struttura era stato fatto nel 1876 su progetto dell'architetto Maciacchini il cui nome è legato anche a interventi nella chiesa parrocchiale di San Martino in Tirano.

 

Molto interessanti sono le notizie riguardanti l'apertura della Casa delle suore Salesiane in data 7 novembre 1910. Indimenticabili in tale ambito le figure che ancor oggi riecheggiano nella memoria dei residenti, ovvero quello di suor Oresta Bessone e suor Carolina Macchi a cui è stata dedicata la piazza antistante la chiesa.

E' certo che il tramutarsi dei ricordi non scorda il compianto don Gino Menghi, oppure il dottor Onesti, anche in quest'ultimo caso la piazza davanti alle scuole è a lui intitolata.

Tra le fotografie d'epoca ve ne riporto una donatami dal mio avo Giovanni che riguarda una processione tanto cara ai residenti ovvero quella della Madonna del Carmine.

Anche a Baruffini in via Cavada vi era la Latteria Turnaria, di cui ancor oggi ammiriamo la bella scritta sull'edificio.

La costruzione del nuovo asilo e delle scuole, risale al 1953, la data dell'inaugurazione era il 4 ottobre alla presenza del Ministro Vanoni, degli Onorevoli Melloni e Valsecchi, del Prefetto e dell'Ispettore Scolastico. Ovviamente era presente tutta la popolazione con tanto di intervento della banda musicale.

Lasciamo Baruffini per giungere a Roncaiola: qui tra stretti vicoli e antiche case par di rievocare le storiche vicende legate all' epoca del contrabbando, così come avviene anche a Baruffini.

 

Compatto è il nucleo centrale dell'abitato dove spicca la chiesa di Santo Stefano nella sua sobria architettura tardo barocca.

A suggerirne la costruzione era stato il vescovo Carlo Ciceri in visita pastorale nel 1668, egli “voleva una chiesa a servizio dei residenti delle sparute contrade a mezza costa: Roncaiola, Bedolle e Nasen, allora con più di sessanta persone”.

“Si procuri di fabbricare un Oratorio nella contrada in monte, acciò vi si possa celebrare e amministrare li SS. Sacramenti”.

Aveva colto l'invito la comunità parrocchiale di Tirano, che nel 1690 dava inizio al piccolo tempio, divenuto dal 1932 e per pochi decenni, sede autonoma di parrocchia. Ricordo qui la presenza di storici canonici quali don Giuseppe Salis e don Egidio Pedrotti.

Sul fronte Orobico, salendo dalla strada provinciale, troviamo la frazione di Cologna, il suo nome è di matrice latina “colonia”, inteso come fattoria-masseria, infatti Cologna aveva sin dalle sue origini una vocazione eminentemente agricola.

Questa era stata favorita in virtù del conoide su cui sorge, non certo privo di disponibilità di terreni adatti alle coltivazioni.

Se nel cuore della frazione, pochi sono gli esempi rimasti di antiche abitazioni rurali, la vicina contrada Gilera, conserva ancora quelle tipologie costruttive con un nucleo di edifici in sasso a vista.

Per ciò che concerne l'arte, interessante è la chiesa parrocchiale della Santissima Trinità. Edificata nel XVI Secolo su una di precedenti epoche medievali, la chiesa veniva consacrata dal vescovo di Coira nel 1537. Sicuramente caratteristico con il suo arco settecentesco è il sagrato che circonda una parte del tempio che si presenta con una facciata a capanna. Interessante è il campanile culminante nella lanterna barocca.

 

Come per Baruffini, anche a Cologna si apriva la Casa delle suore Salesiane, era il 15 ottobre 1939.

Saliamo ora verso i monti proprio passando da Cologna. Tanti anni fa nel percorrere la strada verso Canali e Piscina, mi ricordo di aver incontrato il vetturale Michele Plozza detto “Michelin Runcaol”, con il suo cavallo che trainava uno storico carro.

Forse ho avuto la fortuna di aver visto uno degli ultimi viaggi di questo storico concittadino che ovviamente ci ricorda la storica priala ed il carico di fieno o legname verso valle; un tempo i vetturali scendevano a Tirano attraverso la vecchia strada che passava da Ronco per giungere in località “Li Cadeni” proprio sopra la contrada Dosso.

In quel luogo esistono ancora i ferri che consentivano ai vetturali, dopo una difficile e pericolosa discesa, di posizionare le ruote posteriori alle priale.

Oggi, per rivivere quelle epoche è bello rileggere la minuziosa descrizione di quei riti scritta dallo storico Diego Zoia nel volume “Sondrio e il suo territorio”. Si tratta di un intero capitolo dove emergono particolari talmente nitidi e precisi che par proprio di risentire i nostri avi parlare di quei decenni lontani dove la montagna, tra prati e boschi era una risorsa fondamentale per la vita contadina.

 

Di rara bellezza sono le cartoline di Trivigno degli anni trenta dello scorso secolo e quella relativa alla chiesa di San Gaetano che risale agli inizi del 1700.

Storiche e dettagliate sono le notizie delle processioni che dalla parrocchiale di Tirano partiva alla volta di Trivigno il sette agosto, giorno dedicato a questo Santo.

Vi lascio all'ultima carrellata finale con delle cartoline e foto che sono inerenti a quanto appena riportato e a delle cartoline che ho chiamato “Saluti da Tirano”

 

Cari lettori, questa è l' ultima puntata di questa mia ricerca. Si è trattato di un lungo lavoro che ho portato a termine nelle settimane di distanziamento sociale.

All'inizio pensavo di pubblicare poche puntate, alla fine sono diventate undici. Ho tralasciato alcuni aspetti che sicuramente meritavano di essere approfonditi con maggior dovizia di particolari, perchè la ricchezza delle fonti è stata davvero vasta e per fortuna tutta custodita nella mia biblioteca personale. Ci sarà ancora tempo per dare ad alcuni punti non citati o solo accennati il risalto che meritano, in quanto sono parte importante della storia di Tirano.

Ben inteso, non si è trattato di una mia opera, fatta in polverosi archivi, un vero storico dovrebbe fare così.

Per questo la mia infinita gratitudine va a coloro che negli anni hanno condotto meravigliose e meticolose ricerche a livello locale.

Grazie dunque a questi storici con la “S” maiuscola: William Marconi, Gianluigi Garbellini, Michelino Falciani, Enzo Brè, Carlo Soltoggio Moretta, monsignor Lino Varischetti e Diego Zoia che hanno scritto ampie pagine della lunghissima storia di questa nostra città.

Grazie a Marco Travaglia che come sempre mi ha dato carta bianca appoggiando questa mia idea iniziata qualche anno fa e poi lasciata in una cartelletta. Grazie a voi lettori, che in queste serie di pubblicazioni mi avete seguito, magari rispolverando qualche bel ricordo. Siete stati davvero in tanti e tante sono state le condivisioni.

Consentitemi di dirvi quando e con chi era nata quest'idea: la foto di copertina è del compianto amico Valentino Candiani, l'aveva scattata una mattina mentre scendevamo da Baruffini. In quel luogo in cui si può ammirare Tirano in tutta la sua bellezza era nata l'idea, di recuperare vecchie cartoline o foto e metterle assieme ai meravigliosi scatti che Valentino ci ha regalato durante la sua vita a Tirano.

Volevamo provare a farne una pubblicazione, sarebbe stata davvero una bellissima opera, peccato che il tempo, il suo ed il mio lavoro e poi la sua prematura scomparsa, non abbiano lasciato lo spazio per coltivare questo progetto pensato seduti su quella panchina mentre guardavamo la città dall'alto. Caro Vale, ovunque tu sia io nel mio piccolo ci ho provato”.

 

Ivan Bormolini

 

FONTI

TIRANO IL CENTRO STORICO. STORIA ARTE ARCHITETTURA. Autore: Gianluigi Garbellini. Stampa: Lito Polaris Sondrio

CENTO ANNI DI VITA A TIRANO: Autrice: Carla Soltoggio Moretta. Stampa: finito di stampare nel mese di maggio del 1997 presso la Tipografia Petruzio s.r.l. Di Tirano (So).

 

FONTI FOTOGRAFICHE E DISEGNI DI WILMA DEL SIMONE:

Copertina: la fotografia mi era stata concessa per l'utilizzo da Valentino Candiani, assieme ad altre già pubblicate in precedenza da questa testata.

Dal volume di CENTO ANNI DI VITA A TIRANO. Autrice Carla Soltoggio Moretta. Stampa: finito di stampare nel mese di maggio 1997 presso la Tipografia Petruzio s.r.l. Tirano (So):

Le nuove scuole a Baruffini, l'oratorio femminile, la Casa di Cologna, funzione Mariana all'aperto col parroco Cabello, una processione a Cologna.

Dal volume MONDO POPOLARE IN LOMBARDIA “SONDRIO E IL SUO TERRITORIO. Silvana Editoriale. Stampa: consulenza grafica editoriale Ali s.n.c., fotocoposizione Grande-Monza, finito di stampare nel mese di maggio 1995, sono state tratte le foto di Enzo Minervini dal capitolo di Diego Zoia “La fienagione in montagna. Sopravvivenze di cultura materiale: la priala.

Michele Plozza, la preparazione della priala, il carico della priala, la discesa a valle.

Dal libro TIRANO IN CARTOLINA:

Baruffini la parrocchiale: cartolina non spedita dei primi anni 50. Ed. R.D. Tirano collezione Remo Zen.

Frazione di B aruffini l'arrivo della corriera: cartolina non spedita dei primi anni 50. Ed. R.D. Tirano collezione Remo Zen.

Baruffini vista da via Cavada: cartolina non spedita degli anni 50. Ed. R.D. Tirano collezione Remo Zen.

Saluti da Baruffini: cartolina non spedita dei primi del 900 Ed. Bruni Pavia collezione Remo Zen.

La chiesa di San Gaetano: cartolina spedita da Tresenda il 30.8.1932. Ed S.E.P.M. Milano collezione Giuseppe Garbellini.

Trivigno: cartolina spedita il 29.1.1931 Foto Agresta Tirano Rotobram collezione Michele Falciani.

Case a Trivigno: cartolina spedita da Aprica l' 1.1.1939. Ed. A Fiorentini Tirano collezione Giuseppe Garbellini

Alpeggio a Trivigno: cartolina spedita da Tirano il 26.3.1910 Ed. U. Trinca Sondrio collezione Pietro Maletti.

Le cartoline Saluti da Tirano:

1 cartolina spedita da Tirano nel 1908. Ed. G Bonazzi Tirano collezione Leonardo Togni.

2 cartolina spedita da Milano il 18.8.1899. Cart. Runzli, Zuric collezione Leonardo Togni.

3 cartolina spedita il 20.7.1900 dai Bagni Nuovi di Bormio. Cart. Runzli Zuric collezione Leonardo Togni.

4 cartolina spedita da Sondrio a Milano il 12.9.1915. Ed. F Berton Tirano collezione Bruno Ciapponi Landi.

5 cartolina spedita da Madonna di Tirano il 12.12.1911 collezione Leonardo Togni.

Dove non indicate tutte le altre fotografie sono della collezione di Ivan Bormolini.

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