Lo sapevate che? Bona Lombarda, la Giovanna d'Arco valtellinese

E' stato presentato a Bormio il libro 'Guerriera. L’incredibile storia di Bona Lombarda' di Luigi Barnaba Frigoli che, attraverso lo sguardo di una guerriera indomita incomprensibilmente dimenticata dai libri di storia, racconta  le vicende della 'Giovanna d’Arco italiana' nata a Cosio nel 1417 e cresciuta in Valtellina.

Protagonista del romanzo è appunto Bona Lombarda, ragazza del Quattrocento diventata mercenaria nella 'banda rossa' di Francesco Sforza. L'autore disegna un ritratto avvincente delle trame di potere nell’Italia del XV secolo, teatro di grandi ambizioni e piccole meschinità.  

La guerra non è faccenda da donne, eppure nel sanguinoso scenario italiano del Quattrocento nulla è impossibile, nemmeno  che una ragazza venga addestrata a combattere come un uomo. Il suo nome di battesimo è Bona Lombardi, ma fra i mercenari è conosciuta col nome di Gabrio, ed è animata dalla ribellione contro il destino che spetta alle donne e i soprusi degli uomini. Così, mentre il duca di Milano Filippo Maria Visconti cerca di riportare il proprio dominio sulle sue terre affidandosi alla banda armata dello Sforza, entra in scena Bona con le sue imprese.

Grazie alla sua astuzia la giovane guerriera riesce a prevalere coraggiosamente sugli avversari più bellicosi. Per conto del re Alfonso d'Aragona, segretamente alleato dei Visconti, penetra nei sotterranei di un oscuro castello della Bretagna alla ricerca di una preziosa reliquia. Nel contempo Bona difende con tenacia l'amore che la lega a Brunoro di Sanvitale, comandante della 'banda rossa', poi divenuto suo marito.

In un mondo di combattenti che celebra esclusivamente le vittorie degli uomini, solo una figura determinata come quella di Bona Lombardi può trovare la forza di reclamare il posto che le spetta di diritto.

Guido Monti