Lo sapevate che? E' a Bormio il carnevale alpino più antico

Chiamato anche 'Carneval di mat', la festa in maschera di Bormio - quest'anno in calendario domenica 19 febbraio - si snoda tradizionalmente attorno alla storica piazza del Kuerc.

L'aspetto più significativo dell'evento, come negli intenti di chi deteneva il potere nei tempi antichi, risiede nella possibilità offerta ai poveri di vendicarsi della nobiltà sottoponendola per un'intera giornata allo scherno pubblico. A questo proposito viene eletto il cosiddetto podestà dei matti che per 24 ore prende il posto del sindaco e riceve dalla gente comune lamentele e indiscrezioni che vengono affidate alla lettura della compagnia di matt e poi riposte in un'apposita casella sistemata in piazza. Il divertimento e la spensieratezza per un giorno prendono il predominio e fanno dimenticare le tristezze quotidiane e il lancio festoso dei coriandoli suggella il clima generale di lietezza.Secondo gli storici più attenti le radici della manifestazione affondano nel 15° secolo, così da farne il carnevale più antico dell'arco alpino. I festeggiamenti iniziavano nella ricorrenza di S. Antonio abate e proseguivano con grandi abbuffate e bevute per una settimana, nel corso della quale non c'erano limiti per burle e stravizi.

Il podestà dei matti spodestava quello del contado e godeva di un'autorità illimitata, tanto da poter emanare leggi e decreti. I segreti taciuti venivano messi in piazza e i bagordi terminavano con una polentata in piazza. Ma nel 1755 il rigoroso governo grigionese delle Tre Leghe dispose la cancellazione della festa, ritenuta troppo anticonvenzionale. Le prolungate proteste popolari condussero però una decina di anni più tardi alla revoca del provvedimento e al ripristino del carnevale dei matti, seppure senza eccessi vistosi.

Guido Monti