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Lo sapevate che? I dolci tipici del carnevale

CULTURA E SPETTACOLO - 17 02 2024 - Guido Monti

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/chiacchiere
foto tratta dal sito 'Ricette della nonna'

Il carnevale prende le mosse dalle tradizioni della campagna, dove segnava il passaggio tra la stagione invernale e quella primaverile e l’inizio della semina nei campi che doveva essere adeguatamente festeggiata. I banchetti carnevaleschi erano molto ricchi di portate siccome una volta in questo periodo si usava consumare tutti i prodotti della terra non conservabili, in vista del digiuno quaresimale (da cui il 'carnem levare', togliere la carne dal menu cosiddetto di magro in Quaresima).

 

E carnevale porta con sé anche una lunga consuetudine di prelibatezze dolciarie, a cominciare dalle chiacchiere. Da noi chiamate manzole, a parere degli storici risalgono all'epoca romana, quando si usava preparare dei dolcetti denominati frictilia. Erano a base di uova e farina e venivano fritti nel grasso di maiale (da qui l'appellativo). La loro preparazione avveniva in grande quantità per festeggiare i saturnali, equivalente del carnevale attuale.

 

Secondo la tradizione, le frictilia andavano distribuite alla folla che si riversava in massa per le strade ed essendo di facile confezionamento potevano essere cotte in dosi elevate e in breve tempo. Le abitudini della Roma antica sono resistite fino ai giorni nostri, però con ovvie differenze, la prima delle quali riguarda la cottura. Le chiacchiere adesso sono molto più leggere in quanto possono venire passate più volte nella sfogliatrice e per giunta rimangono nell'olio solo per pochi secondi. 

 

Tra le province di Sondrio e Bergamo esiste una loro variante, la gala, il cui impasto viene intrecciato a forma di nodo prima della frittura in abbondante olio. Senza dimenticare le gustose castagnole ripiene di crema, tra le delizie carnevalesche vanno poi menzionate le frittelle di mele, preparate con i classici frutti valtellinesi e la pastella. Possono essere aromatizzate in modi diversi, ad esempio con la cannella, il limone o il rum. Allora buon appetito a tutti e felice carnevale.      

 

Guido Monti

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