Lo sapevate che? Il demantoide della Madonna di Tirano
CULTURA E SPETTACOLO - 26 10 2024 - Guido Monti
Dal 2005 è collocato sulla corona che orna il simulacro della Madonna di Tirano dal 1690. E' un granato andradite della varietà demantoide, di 2,73 carati che proviene dalla cava dello Sferlun a Lanzada in Valmalenco. Il ritrovamento della preziosa pietra risale agli anni 1949-'50. La gemma, a forma di cuore stilizzato, è di un verde intenso e ha piccole presenze di calcite e filamenti di amianto, elementi caratteristici nei demantoidi della Valmalenco, oltre ad avere una notevole dispersione di luce. Infatti nei demantoidi il cosiddetto 'fuoco' può essere superiore a quello del diamante, una caratteristica che conferisce a queste gemme una grande vivacità quando sono esposte a una sorgente luminosa. La pietra è stata donata alla Basilica dai Coniugi Marcella e Pietro Nana in occasione del V centenario dell'Apparizione della Madonna di Tirano, e la corona col demantoide è stata presentata al cardinale Dionigi Tettamanzi nel corso della celebrazione di chiusura del cinquecentenario. Il controvalore della gemma è poi stato inviato ai vari missionari valtellinesi impegnati all'estero. Il demantoide di Lanzada, il più noto al mondo quale ricavato dalle montagne valtellinesi, rappresenta la scoperta mineralogica più rilevante e preziosa avvenuta in zona. Per molti anni i soli siti di estrazione del granato furono la Valmalenco e i monti Urali, però in seguito sono stati scoperti giacimenti in Africa, per la precisione in Namibia e in Madagascar. Ciononostante i grezzi della cava dello Sferlun sono tuttora ritenuti i più belli al mondo. (Si ringrazia per le informazioni la Basilica di Madonna di Tirano) Guido Monti
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