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Lo sapevate che? Il fascino indelebile del Gran Premio Grosio

CULTURA E SPETTACOLO - 07 01 2024 - Guido Monti

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/Il grosino Stefano Cecini, vincitore nell'ultima edizione del 1988
Il grosino Stefano Cecini, vincitore nell'ultima edizione del 1988

Danilo Viganò, giornalista esperto di ciclismo, ha dedicato al Gran Premio Grosio un articolo apparso la vigilia di Natale su Tuttobiciweb, il sito di riferimento degli appassionati del pedale.

 

Andata ormai in archivio da 35 anni, la corsa organizzata per un ventennio dall'US Grosio era tra le più prestigiose del calendario dilettantistico e il traguardo di Ravoledo si distinse per il suo fascino e la spettacolarità paesaggistica. La data di nascita del GP Grosio risale al 1965, quando la gara, allora riservata a esordienti e allievi e disputata sui 36 km del tracciato Sondrio-Sondalo-Grosio, fu vinta da Valerio Preda dell'US Paladina. L'anno successivo si gareggiò sul percorso Sondrio-Bormio-Grosio di 90 km e il successo arrise a Bruno Cereda, mentre occorre andare al '68 per registrare la vittoria di un portacolori di casa nostra, Adriano Martinelli del Velo Club Sondalo. Il salto di qualità avvenne nel 1969 con la prima edizione riservata ai dilettanti che si svolse su una distanza di 140 km e vide il trionfo di Roberto Sorlini del Velo Club Varese Ganna, seguito l'anno dopo da un compagno di squadra, il compianto Luciano Borgognoni. Vennero poi i successi di Roberto Borlotti e Bruno Zanoni, da poco scomparso anche lui, che riuscì a precedere il famoso campione bergamasco Titta Baronchelli. 

 

Il 1973 fu l’anno di Gabriele Mirri, mentre l'edizione successiva vide la prima vittoria straniera per merito del britannico Philip Edwards, imitato nel '75 dall'elvetico Fausto Stiz. Con un gran finale Maurizio Donati si aggiudicò il GP del 1976 e l'anno dopo all'arrivo giunse primo per distacco Dino Porrini. La Lema di Alzate Brianza dominò anche la successiva edizione con Emanuele Bombini e dodici mesi più tardi toccò al passista Angelo Redaelli affermarsi con una galoppata solitaria. Arriviamo al 1980, allorché tra lo stupore generale la competizione fu ripresa per la prima volta in diretta televisiva, un'occasione sfruttata per mettersi in vista dal vincitore Marino Polini e prodromo al successo conseguito nel '81 da un altro svizzero, Luca Cattaneo. L'82 fu la volta di Fiorenzo Bressan e l'edizione '83, prova unica di campionato lombardo, andò di nuovo a un rappresentante della Novartiplast, Claudio Bestetti, brianzolo di Brugherio. Dopo un anno sabbatico, la classica valtellinese tornò con le vittorie di Fabrizio Vitali nel '85 e di Marco Lietti nel '86.

 

Nuovo stop nel '87 ed eccoci all'ultima edizione andata in scena, rimasta memorabile per il trionfo del corridore di casa Stefano Cecini, che nel '88 gareggiava per la Resine Ragnoli e un anno più tardi riuscì ad approdare tra i professionisti. 'Cecio', come lo chiamavano i tifosi, poté così archiviare la carriera tra i dilettanti togliendosi la grande soddisfazione di iscrivere il proprio nome nell'albo d'oro del Gran Premio di Grosio, il suo paese di nascita.

 

Guido Monti

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