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Lo sapevate che? L'astuta mossa dell'ufficiale 'Guidasc'

CULTURA E SPETTACOLO - 01 07 2023 - Guido Monti

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/L'astuta mossa dell'ufficiale 'Guidasc'

Molti sono gli intrepidi episodi accaduti nel corso del secondo conflitto mondiale e tramandati ai posteri dagli stessi protagonisti o dai loro eredi. Uno di questi vide in primo piano Guido Pruneri detto 'Guidasc', nato a Sondalo nel 1913 da padre grosino, il notaio Antonio, e madre sondalina, la maestra Ermenegilda Muscetti.

 

Era un appassionato della montagna e poco più che ventenne col cugino Giacomo compì un lungo viaggio dalla Valtellina all'Alto Adige per un totale di 800 km tra andata e ritorno, un allenamento che gli sarebbe tornato utile in seguito. Venne chiamato alle armi e fu inquadrato come ufficiale di complemento nella divisione alpina 'Pusteria' andando a combattere dapprima in Albania e successivamente nella Francia sud orientale.

 

Nel '43 durante un trasferimento gli capitò di ritrovare casualmente in un paesino in cui era di passaggio il cugino Giacomo, divenuto sottotenente medico. Dopo l'armistizio dell'8 settembre i due congiunti riuscirono a evitare la prigionia, mentre altri alpini sbandati finirono internati in Germania. Durante la ritirata attraverso le vallate e i passi delle Alpi occidentali, 'Guidasc' riportò in patria gli alpini del suo reparto grazie ad un'intuizione geniale: quando si accorse che il percorso era sbarrato dalle truppe del Reich dispose i soldati in ordine sparso ai bordi della strada e li fece avanzare coi fucili spianati mentre lui si rivolgeva in dialetto grosino a una ventina di tedeschi che presidiavano un posto di blocco.

 

Questi, ritenendo di trovarsi alle prese con un gruppo di militari di chissà quale nazionalità, scelsero di lasciarli passare senza sparare un solo colpo, e così con un'insolita furbizia 'Guidasc' permise ai suoi uomini di mettersi in salvo. 

 

(Per gentile concessione del mensile 'Il graffito' di Grosio)

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