Lo sapevate che? La cà de Nèscra di Sondalo

Nel primo dopoguerra a Sondalo, nella zona compresa tra il ponte di San Rocco e Barbola, lungo l'unica strada carrabile che allora scorreva nel posto esisteva una sola abitazione del tutto isolata dalle altre che veniva chiamata in dialetto 'la cà de Nèscra', appellativo riferito ai proprietari dello stabile.

Del resto all'epoca era piuttosto diffusa l'abitudine di affibbiare alle case il nome o il soprannome e anche la professione del padrone per distinguerle una dall'altra. Il nome della via e il numero civico servivano soltanto per l'inoltro della corrispondenza. I sondalini, in gran parte agricoltori, conoscevano bene 'la cà de Nèscra'. siccome la strada passava accanto al suo lato a monte  e formava una strettoia col muro di sostegno dei terreni sovrastanti. Si poteva transitare anche dal ponte di Bolladore, ma con più tempo e fatica dato che il percorso era sterrato e in salita da San Rocco.

Oggi, con la realizzazione di via 1° maggio e della panoramica, non ci sono più problemi di transito e 'la cà de Nescra', ben ristrutturata, si trova al bivio delle due strade vicino ad altre case. I discendenti di Nèscra (Capitani) vivono nel milanese e fanno rientro al paese d'origine per le vacanze estive.  

Guido Monti

(fonte: Piergiorgio Garavatti, dal bollettino parrocchiale 'Insieme in cammino')   .