Lo sapevate che? Le feste del fieno in Alta Valle

Di recente a Livigno è stata celebrata la festa del fen, una rivisitazione del lavoro della fienagione di un tempo con protagonisti bambini accovacciati su balle di fieno trainate da carri o carrette, nuclei familiari con arnesi d'epoca, falci e rastrelli in spalla e tanti giovani a rappresentare nei campi le varie fasi di lavorazione del fieno. Tuttavia nel contesto delle rievocazione delle tradizioni agricole può destare stupore sapere che le 'Feste del fieno' stanno riscuotendo un grande successo nelle vallate alpine della Lombardia dopo essere nate all'alba del 2000 a Piatta di Valdisotto, a due passi da Bormio.

Da qui si sono diffuse anche a Monno in  Valcamonica e in Valle Sabbia, sempre in provincia di Brescia. Nel corso degli eventi il momento agonistico-sportivo di fatto è un aspetto piuttosto secondario e nella 'competizione' si dà maggior risalto all'eleganza dei movimenti più che alla quantità di erba falciata. Inoltre si tiene in considerazione la pertinenza dell’abbigliamento dei concorrenti, però quello che conta davvero è la rivendicazione dell'identità rurale. Le componenti della ritualità alimentare, con un pasto conviviale a base di prodotti del territorio, e della processione religiosa riprendono motivi delle festività contadine e sono elementi essenziali della festa.

A Piatta si inizia alle 6.30 con la colazione del Pradèir e la degustazione della rosumàda, a base di uova sbattute, per arrivare al pranzo del meśdì inànz [da mezzogiorno in poi]  e si continua nel pomeriggio con la 'merenda nel mondo alpino' per finire alle 20 con la 'cena della Reštelögna' (a Livigno Lorenta), la donna addetta a radunare il fieno col rastrello. Ma il vero senso della festa del fieno risiede nel portare la fienagione al centro dell'attenzione e nella conservazione di tradizioni dal futuro incerto.

Guido Monti