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"Lo sapevate che?" Una supposta presa per via orale

CULTURA E SPETTACOLO - 22 07 2022 - Guido Monti

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/ridiamoci sopra
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Talvolta i racconti di fatti lontani nel tempo lasciano in quelli che ne vengono a conoscenza il dubbio che si tratti di leggende piuttosto che della realtà. Sta di fatto che, tramandati da fonti più o meno attendibili, entrano talvolta nell'immaginario collettivo per restarvi perennemente.

 

Quello qui narrato, che apparentemente può essere scambiato per una barzelletta, è invece un episodio realmente accaduta durante gli anni '50 del secolo scorso in un borgo dell'Alta Valle. Un medico condotto (allora esisteva questa figura, che era di fatto un dottore di famiglia) fu contattato da un notabile del paese dove prestava servizio, che gli chiese consigli per la giovane moglie malata. Avuti i dettagli sulla patologia che affliggeva la donna, il dottore consigliò la somministrazione quotidiana di una supposta indicata al caso. Prima di congedarsi da lui, a scanso di equivoci rammentò al signore di non far prendere il medicinale alla moglie per via orale, seguendo le indicazioni del bugiardino allegato al prodotto prescritto.

 

Per accertarsi delle condizioni della paziente, qualche giorno dopo si recò a casa dei congiunti e, con sua grande sorpresa, si sentì dire dalla giovane sposa che stava meglio e aveva molto gradito la supposta, dal sapore davvero gustoso. Alla domanda 'Ma non avete letto che è da prendere per via anale?' il medico si sentì rispondere: 'Perdoni, sciur dutùr, ma ci siamo confusi tra una cosa e l'altra...'. Malgrado tutto, l'insolito rimedio ottenne comunque l'effetto desiderato, ovvero la pronta guarigione della donna.    

 

Guido Monti

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1 COMMENTI

23 07 2022 13:07

Méngu

”Il medico si sentì rispondere: 'Perdoni, sciur dutùr, ma ci siamo confusi tra una cosa e l'altra...'. Malgrado tutto, l'insolito rimedio ottenne comunque l'effetto desiderato, ovvero la pronta guarigione della donna.” Gentile Guido, credo sia proprio così anche oggi dì! L’importante è guarire poiché sono convinto che nelle medicine c’è il 90 % della convinzione che la “ medicina “ ti fa bene. Il tuo articolo contiene una importantissima formula filosofica che dovrebbe essere tenuta in gran conto e cioè “minor medicine che si prendono meglio è “ . Ciò non esclude che quando occorrono veramente vanno prese. Ti rammento un proverbio dei nostri vecchi “ I dutur i cùpa la gént sénsa fa rumur “.