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Trivigno e le feste del demonio: tra streghe, stregoni e il conte Salis

CULTURA E SPETTACOLO - 23 08 2018 - Ivan Bormolini

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L'otto agosto vi ho parlato della storia della processione di San Gaetano da Tirano a Trivigno, rimandando ai lettori le origini di questo bel tempio. Durante questi ultimi giorni, nella ricerca di notizie su questa chiesetta, ho trovato un particolare davvero interessante.

 

Don Pietro Angelini prevosto di San Martino in Tirano dal 1929 al 1952, aveva trovato una cronaca in merito a Trivigno molto particolare:

“Quel monte pareva il luogo proprio delle feste e dei balli, dati dal demonio alle streghe e stregoni, con tutte le oscenità che accompagnavano tali feste d'inferno: dopo la benedizione a questo luogo, quel monte si trovò purgato da tali laidezze e abominazioni”.

 

Cosa mai sarà successo in quelle lontane epoche per purgare il monte?

C'è da dire che una migliore locazione per la costruzione della chiesa davvero non si poteva trovare: nel centro dell'alpe Trivigno, una conca ideale e davvero unica. Solo scattando le fotografie ci si rende conto che si può farne una cartolina, la quale rappresenta, degnamente e con onore, l'intera essenza del nostro paesaggio alpino.

 

La chiesa con tipica facciata a capanna risale al 1701; veniva edificata, per volontà del conte Ulisse dé Salis, annoverato come Cavalier di Gran Croce di Santo Stefano e Cameriere d'onore della Santità di Clemente XI, Sommo Pontefice.

Osservando gli interni, e le opere d'arte che ne adornano il tempio, non cade nell'indifferenza la pala dell'altare. Il dipinto rappresenta San Gaetano con i primi suoi compagni reliegiosi; sullo sfondo, se ben si guarda, appare il paesaggio di Trivigno e la citata chiesetta.

L'opera in questione è del pittore Battista Piccoli e risale al 1703 e raffigura la pratica di San Gaetano.

 

Il sette agosto 1701, il prevosto dei tempi vi celebrava la prima Santa Messa; era Pietro Andrea Merizzi, parroco di Tirano dal 1696 al 1707.

Oggi questo tempio montano ci appare ben custodito, ben conservato. Negli anni passati, Monsignor Tullio Viviani aveva, con un apposito comitato, dato vita alle opere per la restaurazione di questa chiesa .

La nascita del comitato, denominato “Chiesetta di San Gaetano ONLUS”, con notevole impegno economico, ridava alla bella chiesa montana nuova luce.

 

Ivan Bormolini

 

FONTI: La basilica della Madonna di Tirano. Vol 1°. Finito di stampare nel mese di novembre 2004 da Bonazzi Grafica Sondrio. Coordinamento editoriale Carlo Nava. Prima edizione 2004, Istututo d'istruzione Superiore Balilla Pinchetti Tirano SO.

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