Un "prodigio" forse passato inosservato
CULTURA E SPETTACOLO - 03 10 2020 - Ezio (Méngu)
Appare incredibile, quasi un prodigio. Chi ha assistito alla S. Messa di martedì 29 settembre 2020 alle ore 10, 30, celebrata da due vescovi, con un folto gruppo di Sacerdoti e un popolo di fedeli che riempiva, normativa distanziamento Covid 19, la grande piazza e l’interno della Basilica di Madonna di Tirano, lo può confermare. Dove sta il “prodigio”? Durante l’Eucarestia non ho sentito un colpo di tosse e nemmeno uno starnuto. Il celebrante ha innalzato l’Ostia , in un cielo di dolcezza settembrina, senza che nessuno battesse un colpo di tosse o uno starnuto. Sarà stata l’intensa partecipazione del popolo che, chi in piedi, chi in ginocchio, chi piegato e a capo chino invocava nel silenzio quasi assoluto la Grazia che il Coronavirus se ne andasse in vacanza in una qualche parte sperduta e desolata del nostro martoriato Mondo. Sarà stato forse anche la valanga di Grazie che i presenti invocavano per intercessione della Madonna in questo periodo dove la Fede sembra giocare a rimpiattino con la Scienza avendone però purtroppo la peggio. Sarà forse anche perché ognuno di noi cerca una stampella per stare in piedi, per non frantumarsi le ossa contro persone con armatura di ferro, indifferenti come pietre e egoisti come scimmie, ma vi assicuro che mi ha stupito l’intenza partecipazione di preghiera in quella parte della S. Messa in cui Cristo lo sentiamo, in questo periodo sciagurato, più vicino. Si poteva sentire il respiro del Celebrante nel fruscio del sottofondo degli altoparlanti, mentre l’insistente cantilena di una autombulanza lontana ricordava la raccolta dei malati di Coronavirus, intoccabili e lontani dai parenti fino a fine vita. Ma dove sta il “ prodigio” in tutto questo ? Ebbene pensate cosa sarebbe successo se in questa giornata, pur a distanza Covid 19 , tanti avessero battuto la tosse in modo petulante e senza soluzione di continuità così come si sente battere in chiesa molte volte in una giornata autunnale in chiesa . Il “prodigio” sta, che in quella Santa Ricorrenza, nessuno tossiva e nemmeno starnutiva. Un colpo di tosse del vicino avrebbe distolto i presenti dalla preghiera. Io penso che nel caso d’una sfuriata di bronchi o una tromba di naso del vicino , anche il più insensibile ad ogni raccomandazione per evitare il contagio, si sarebbe velocemente allontanato con occhi pieni di paura. Cento colpi di tosse e forse tre potenti starnuti, in tal caso avrebbero potuto mettere in fuga precipitosa i fedeli causando un assembramento tumultuoso sui viali laterali della piazza, coinvolgendo nella fuga magari anche i celebranti con i loro svolazzanti paramenti colorati. Ecco dunque il “ prodigio “ avvenuto nel giorno della ricorrenza dell’Apparizione della S. Vergine in Tirano. Tutto si è svolto nel migliore dei modi. Ma questo “ prodigio “ forse non ci basta. Molti di noi vorrebbero “veramente” una Grazia dalla “ Madona de la Sanitade “ : Quest’inverno nella Basilica durante le S. Messe non desidereremmo sentire nessuno tossire, e neppure starnutire, preti compresi. La Madonna, dunque, ci preservi dalla influenza e dal diabolico Coronavirus che i Medici affermano possa essere facilmente confuso con le solite malattie di stagione. Questa Grazia sarebbe un vaccino salutare per tutti noi fedeli. Ezio (Méngu)
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