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Giovani e agricoltura: la storia di Alessandro Monti

ECONOMIA E POLITICA - 28 06 2018 - Ivan Bormolini

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/Alessandro Monti

Stando ad un rapporto del gennaio di quest'anno, vi sono moltissime imprese agricole italiane condotte da giovani imprenditori, addirittura vi è stato un aumento del 9% nel terzo trimestre del 2017. Oltre a questo gli studenti che frequentano gli istituti di agraria sempre nel nostro paese, sono aumentati del 36% negli ultimi cinque anni.

Anche a Tirano e dintorni, contiamo un certo numero di giovani che hanno deciso di investire nell'agricoltura, creando delle aziende agricole che stanno crescendo con soddisfazione. Vi vorrei raccontare la storia di uno di loro, Alessandro Monti, che nel 2016 ha aperto la sua azienda.

 

Alessandro, quando hai deciso di metterti in proprio nel settore dell'agricoltura?

Tutto nasce nei periodi della scuola, dopo essermi diplomato come perito agrario nell' istituto di Sondrio nel 2015, mi sono preso un attimo di pausa per capire se continuare gli studi, oppure aprire una mia attività nel settore. Ho ascoltato il mio istinto, supportato anche dal parere dei miei genitori: così, nell'aprile del 2016, ho aperto questa azienda.

 

Ci sono tuoi colleghi, giovani come te che negli anni hanno investito nella meli cultura, nella viticultura, oppure nell'allevamento, tu hai pensato ai piccoli frutti e alle verdure, raccontaci come hai maturato questa scelta?

I piccoli frutti, la loro coltivazione, così come gli ortaggi sono sempre stati una mia passione, per cui ho deciso di fare questa scelta.

Nel 2016, ho messo a dimora la prima coltivazione di fragole in serra con 1500 piante, che mi hanno consentito di avere un primo raccolto totale di 10 quintali e mezzo.

Contemporaneamente, investendo sulle serre ubicate in via Argine Poschiavino, ho coltivato anche 180 piante di lamponi, con un raccolto finale che si è attestato sul quintale e mezzo.

La scelta di partire subito anche con gli ortaggi, mi ha spinto a sistemare l'area di viale dei Cappuccini dove c'è la sede principale e punto vendita della mia azienda.

Nel 2016, ho seminato dieci quintali di patate, questo mi ha dato un raccolto pari a cento quintali.

Per ciò che concerne gli altri ortaggi, ho messo in coltivazione un po' di tutto, principalmente pomodori, coltivati in serra e zucchine.

L'anno successivo, oltre a continuare a seguire con ulteriori investimenti la coltivazione dei piccoli frutti, ho puntato molto sulla coltivazione di altri tipi di ortaggi, ho potuto così ampliare l'offerta.

 

Guardando i tuoi orti nella sede principale, si percepisce la qualità e la genuinità dei prodotti, sembrano dei giardini da dove spiccano profumi e colori, hai fatto molto lavoro in questa zona?

Si, sinceramente ci ho messo molte ore di lavoro per bonificare il tutto e rendere la superficie nuovamente coltivabile, questo è avvenuto grazie anche al lavoro di mio padre Luca, che sin dagli inizi di questo mio progetto professionale mi ha seguito e mi segue.

I terreni, che segnano l'inizio dei terrazzamenti di questo tratto Retico, ben si prestano alla coltivazione di qualsiasi tipo di ortaggi, devo dire che ne è valsa davvero la pena.

 

Parliamo di superfici coltivate, quanta la metratura in serra e quanta quella a cielo aperto?

Per quanto concerne la superficie a cielo aperto, ho un ettaro coltivabile, mentre la superficie in serra vede un totale di 480 mq, adibiti alle fragole e lamponi. A questi se ne vanno ad aggiungere altri 150 mq per la coltivazione principalmente di altri ortaggi, pomodori, basilico, melanzane e peperoni.

 

Sino a qui un'azienda agricola in crescita, vogliamo parlare del portafoglio clienti?

Durante il 2016, l'80% del commercio è stato destinato alla clientela privata, mentre il restante alla ristorazione e alle gelaterie locali.

Lo scorso anno, con un aumento della produzione, il 60 % del commercio ha visto il privato, un buon 20% mi ha visto entrare nei negozi di alimentari, la rimanenza è stata occupata sempre dalla ristorazione e gelaterie.

Il tutto avviene nella zona del tiranese, ma anche Livigno ed Aprica mi stanno dando buone soddisfazioni.

Per il 2018, l'indicazione mi dice che al momento si registra un 50% di clienti privati e la rimanenza divisa nei settori già citati. E' ancora però presto fare delle valutazioni percentuali, in quanto alcuni prodotti coltivati, non sono ancora giunti nel periodo di raccolta.

 

Cosa c'è in coltivazione quest'anno e quali le novità?

Sono partito con 4000 piante in serra di fragole e 400 coltivate a terra. Per i lamponi abbiamo a dimora 400 piante in serra, e 250 fuori.

Ho seminato 11 quintali di patate e 300 piante di pomodori, oltre a tutti gli altri ortaggi tra le quali le zucche. Tra le novità di questa stagione c'è l'esperimento della semina di angurie e meloni.

Nel prossimo autunno verranno coltivate 250 piante di mirtilli, alle quali si aggiungeranno 2000 piante fragole unifere, che hanno la caratteristica di produrre una sola volta all'anno ma con grande abbondanza.

Ci saranno poi 200 piante di lamponi così dette fuori suolo, ovvero non coltivate a terra ma su mensole rialzate.

Voglio sottolineare che nell'anno in corso, per ciò che riguarda in particolare le fragole, ne abbiamo a disposizione ben otto qualità che coprono tutta la stagione da maggio sino a novembre.

 

Un gran lavoro dunque, tre anni di esperienza, parlaci di soddisfazioni e delle difficoltà che hai incontrato...

Sono certamente più le soddisfazioni, il tanto lavoro svolto nel periodo della semina, è ripagato dai clienti che sono aumentati in questi tre anni e che ringrazio per la fiducia accordata alla mia azienda agricola.

Le difficoltà sono state iniziali, ovvero andare dai clienti, proporre i mie prodotti ed ottenere la fiducia. Ma anche questo si è trasformato in soddisfazione.

 

Rifaresti questa scelta?

Sicuramente si.

Ricordiamo che l'azienda agricola Monti Alessandro è aperta nella sede principale di viale dei Cappuccini dal lunedì al venerdì il mattino dalle 10.00 alle 12.00, mentre da luglio oltre all'apertura della mattina l'orario di apertura sarà esteso anche al pomeriggio dalle 17.00 alle 19.00.

 

Ivan Bormolini

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