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Lo sapevate che? Le terre rare in Valtellina

ECONOMIA E POLITICA - 17 08 2024 - Guido Monti

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/mappa dell'Ispra delle materie prime critiche in Italia
mappa dell'Ispra delle materie prime critiche in Italia

L'Ispra, l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, ha tracciato una mappa delle terre rare italiane, incluse quelle presenti in provincia di Sondrio anche se in quantità ridotte.

 

Si fa riferimento a amianto, talco e soprattutto feldspato in Valmalenco, nella val Sissone e al passo del Muretto, in Val Masino e in Alta Valle nella zona di Sondalo, oltre alla siderite esistente in Val Venina nel comune di Piateda e all'uranio della Val Vedello che anni fa fu al centro di animate discussioni per la sua possibile estrazione a fini di sfruttamento energetico. 

 

Anche la Valtellina è dunque zona di miniere e, in parte, di terre rare, ovvero gli elementi chimici essenziali per l’economia del presente e del futuro in quanto necessari per l’economia rinnovabile e per la produzione di auto elettriche e di smartphone, ma anche per i settori aerospaziale e militare. Recentemente il Senato ha approvato in via definitiva il ddl sulle materie prime che accoglie il regolamento Ue circa l’approvvigionamento sicuro e sostenibile delle materie prime strategiche che si trovano in aree molto limitate, ma hanno una costante richiesta.

 

Al momento l’estrazione dei minerali critici in Italia è pressoché inesistente e rende il nostro Paese del tutto dipendente dai mercati esteri. Il decreto prevede quindi il rilancio delle miniere italiane con procedure semplificate per gli iter autorizzativi e per rispettare gli obiettivi europei, che prevedono un import per ogni stato inferiore al 65%. Spetta proprio all’Ispra il compito di stilare un programma nazionale di esplorazione da aggiornare ogni 5 anni a partire dalla mappatura appena conclusa, e che potrebbe riguardare anche la nostra provincia.

 

Da noi le cave sono limitate alla Valmalenco con siti estrattivi di talco e amianto, ma pure grafite e steatite, gli stessi elementi che si trovano nella piana di Preda Rossa in Valmasino, mentre verso l’Alta valle ci sono due giacimenti di feldspato a Grosio e Sondalo e altri due sono accertati all’imbocco della Valchiavenna. In Valfurva e Valdidentro ci sono due riserve di siderite, sostanza usata per estrarre il ferro che si trova anche in Val Venina.

 

Il vero problema è che, anche se i minerali non mancano, seppure in quantità minime, è talmente difficile estrarli da rendere sconveniente l'operazione dal punto di vista economico. Produzione di ceramiche a parte, è proibitivo pensare invece a un utilizzo per l’alta tecnologia.

 

Guido Monti

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