Quale soluzione per il 'chiesone' di Sondalo?
CRONACA - 21 01 2025 - Guido Monti
Continua a tener banco a Sondalo il destino della chiesa di San Francesco, altrimenti definita 'il chiesone', per la quale si auspica una riqualificazione con l'inclusione dell'area circostante. In tal senso la minoranza consiliare 'Si Amo Sondalo' ha presentato invano una mozione con la richiesta della costituzione di una commissione ad hoc comprendente tutte le realtà della società civile e religiosa locale. L'intento era quello di delineare una proposta il più condivisa possibile per trovare una soluzione all'annosa questione della sistemazione della chiesa, ma la richiesta è stata rigettata. In campagna elettorale l'amministrazione allora in carica, poi riconfermata, si era impegnata a sottoscrivere un atto di donazione alla diocesi di Como dell'ex casa parrocchiale e del 'chiesone' in stato di abbandono ormai da un paio di decenni, con l'impegno da parte del Comune di provvedere all'abbattimento delle parti incompiute e alla realizzazione di una piazza, oltre alla ristrutturazione dell'ex casa parrocchiale per adibirla a nuova caserma dei carabinieri. Le spese preventivate si aggirano sui 3 milioni di euro, con evidente beneficio della diocesi a parere della minoranza sondalina che proponeva invece una convenzione includente la vendita dell'ex casa parrocchiale, con eventuale destinazione a mini alloggi per anziani. Inoltre si sarebbe dovuto chiedere alla diocesi, proprietaria dell'immobile, di devolvere i proventi della cessione alla sistemazione del 'chiesone'. L'attuale amministrazione ha però ritenuto non necessaria e funzionale per la collettività la costituzione di un'apposita commissione per l'area San Francesco, anche perché esiste già un analogo organismo comunale permanente e competente in materia. Quanto al merito della questione, la maggioranza ha fatto presente che le garanzie di un appropriato utilizzo del luogo di culto erano già state discusse con la diocesi e le autorità religiose del posto. Malgrado i tentativi compiuti non si è però riusciti a mettere in vendita l'ex casa parrocchiale, ragion per cui viene a cadere ogni ipotesi di riutilizzo a fini sociali degli introiti da parte della diocesi. L'amministrazione comunale sondalina assicura comunque che la questione verrà trattata in modo trasparente nelle appropriate sedi, nel rispetto delle competenze istituzionali e nell'interesse generale. Guido Monti
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