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3 febbraio, la leggenda di San Biagio

CULTURA E SPETTACOLO - 03 02 2022 - Guido Monti

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/San biagio
Hans Memling ,San Biagio, 1491 Lubecca, Sankt-Annen-Museum

'San Biàs benedis la gola e 'l nas' (San Biagio benedice la gola e il naso). Il 3 febbraio si celebra San Biagio, protettore dai mali della gola e pertanto rappresentato con una croce posta sotto il mento.

 

Nella circostanza, prima del sopraggiungere della pandemia, nei nostri paesi è stata abitudine consolidata la celebrazione di funzioni religiose nel corso delle quali l'officiante, per preservarla da ogni male, tocca la gola dei fedeli con delle candele benedette il giorno precedente, quello della 'candelora', quando si afferma 'a la candelora de l'invern sem fora, ma se piove o tira vento nell'inverno siamo dentro'. Il potere taumaturgico sulla gola si deve a un episodio mitologico: Biagio venne processato e condannato al patibolo durante una persecuzione contro i cristiani.

 

Mentre era avviato al martirio gli si avvicinò una donna col figlioletto che rischiava di soffocare a causa di una lisca di pesce conficcata nella sua gola. La benedizione del santo fu provvidenziale per salvare il piccolo e per questo nel giorno della sua festa il sacerdote sfiora la gola dei credenti con l'imposizione di due candele incrociate. Si narra che dei cavatori del Gaggio, vicino a Piateda, abbiano disonorato la ricorrenza mettendo attorno al collo delle salsicce, con poco rispetto per il santo. La leggenda vuole che la loro cava sia stata ostruita da una frana che li seppellì tutti.

 

L'accaduto venne interpretato come una dura punizione per l'irriverenza mostrata dagli operai, a conferma del detto popolare 'scherza coi fanti ma lascia stare i santi'. Ad ogni modo San Biagio, a parte la prevenzione della salute, è pure considerato protettore degli animali, delle attività agricole e dei cardatori di lana. Inoltre, in assenza di un proprio patrono, anche gli animatori in anni recenti lo hanno adottato quale loro santo protettore. Non va poi dimenticato che in alcune parti della nostra regione il 3 febbraio si consuma il cosiddetto 'panetùn de San Bias', avanzo delle feste natalizie. 

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