MENU
/fede

La fede lodata

CULTURA E SPETTACOLO - 20 08 2017 - don battista rinaldi

CONDIVIDI

/don battista rinaldi

Siamo soliti dire che la fede di una persona non si può valutare: tanta o poca, c’è e basta. Anzi, nel vangelo di Matteo spesso Gesù parlando dei discepoli li chiama ‘gente di poca fede’. Come a dire che la fede è sempre poca per affidarsi totalmente quando tutto sembra impossibile. Anche se ne basta quanto un granellino di senape.

 

Qui invece – nell’episodio che la liturgia offre in questa domenica – Gesù, proprio lui, dice di una donna pagana, cioè straniera rispetto al popolo eletto, “donna, grande è la tua fede”.  Vale la pena di guardare con attenzione ai motivi di una simile valutazione.

 

È doppiamente estranea al popolo eletto perché donna e perché straniera: solo i maschi ebrei adulti possono farne parte; non è frequentatrice di pratiche religiose ebraiche: non essendo ebrea non può partecipare al culto; non conosce dottrine religiose: le donne non sono ammesse alla conoscenza della Legge/insegnamento di Dio…
Insomma tutto quanto noi oggi riteniamo essere specifico di una persona di fede, pratica, conoscenze, linguaggio, lei non ce l’ha. Eppure Gesù loda la fede di questa donna come ‘grande’. 

 

Vuol dire che la fede non è  questione di apparenze e appartenenze; è prima di tutto un atto umano. Che riconosciamo nel coraggio e nella tenacia con cui questa donna si rivolge al maestro. Non perché Dio si deve stancare con continue richieste. Piuttosto lei sente che Dio non può essere insensibile nei confronti della sua sofferenza, a causa della figlia ammalata. Per questo insiste. Non si vuole rassegnare – quante volte ci è stato insegnato che la fede è rassegnazione – non si vuole rassegnare al dolore della figlia.  E questo ottiene il miracolo e, soprattutto, l’elogio della sua fede.

 

La vera fede è caratterizzata dalla tenacia e non cessa di sperare.

 

Don Battista Rinaldi

LASCIA UN COMMENTO:

DEVI ESSERE REGISTRATO PER POTER COMMENTARE LA NOTIZIA! EFFETTUA IL LOGIN O REGISTRATI.

0 COMMENTI