I Comitati del grande idroelettrico critici sul rinnovo delle concessioni

Per voce dell'ing. Ezio Roppolo, il coordinamento dei Comitati del grande idroelettrico Alpi e Appennini ha preso posizione sugli obiettivi aziendali degli operatori del settore idroelettrico, che a suo avviso con le loro associazioni agiscono soltanto per i propri interessi.

A parere dei Comitati non vengono prese in considerazione le esigenze dei territori su cui gravano gli impianti che sfruttano indiscriminatamente le risorse idriche locali. Ciononostante, esponenti del governo e persino amministratori delle zone in questione sostengono senza riserve le istanze imprenditoriali senza minimamente approfondire la complessità dello scenario e le necessità dei cittadini, e ne abbiamo chiari esempi tanto in Valtellina che altrove.

Lo spauracchio degli operatori stranieri che verrebbero a banchettare a casa nostra non esiste, sia perché una certa fetta della torta se la sono già presa da tempo, sia perché il rimanente se lo stanno mangiando da un secolo i privati, lo stato e alcune municipalizzate. Basta fare quattro conti per capire che l'opportunità di infinite proroghe delle concessioni è una grande favola a fronte della iperbolica redditività dell’idroelettrico, e che gli investimenti tanto sbandierati in ogni occasione sono stati realizzati ed ammortizzati da gestioni avvedute nel corso delle innumerevoli proroghe godute nel tempo.

Per giunta un po' dappertutto le manutenzioni spesso sono lacunose e lasciano spazio a notevoli rischi per quanto riguarda la sicurezza del lavoro e la stabilità delle aree limitrofe agli impianti. In conclusione i Comitati locali di tutti i territori montani sono pronti a delineare l'effettiva situazione che rende opportune e imprescindibili le gare per i rinnovi delle grandi derivazioni idroelettriche, a condizione che la politica e gli organi d'informazione siano davvero disposti a prendere atto delle realtà e che le istituzioni si rendano disponibili a prendere in considerazione utili suggerimenti per lo sviluppo economico, l'incremento dell’occupazione e la tutela ambientale.

Guido Monti