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Il Comitato del grande idroelettrico si pronuncia sui rinnovi delle concessioni

ECONOMIA E POLITICA - 25 10 2024 - Guido Monti

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Sui bandi per i rinnovi delle concessioni idroelettriche torna ad esprimersi il Comitato provinciale Valtellina-Valchiavenna per il grande idroelettrico che ritiene l'argomento vitale per il futuro dei territori montani. In particolare viene ritenuta di grande importanza la partita che si giocherà per le concessioni A2A.


A parere del Comitato il rinnovo deve essere l’occasione per riportare interventi ed investimenti sul settore idroelettrico, e per garantire più efficienza nella gestione della risorsa idrica e maggiore sicurezza alle popolazioni.


I bandi devono essere gestiti al meglio dalla Regione che ne ha autorità legislativa ed è tenuta a interpellare i territori. A loro volta gli amministratori, le forze economiche e i sindacati locali dovrebbero condividere una strategia e dei documenti per avanzare delle precise richieste. Il Comitato ritiene che l'opzione preferenziale di rinnovo rimane quella della società pubblico-privata comprendente Regione ed enti locali, ma purtroppo non si andrà in questa direzione per cui bisogna predisporre accuratamente gli impegni che il
gestore privato dovrà assumersi. Gli articoli della legge regionale in materia prevedono che la Lombardia possa dettagliare tutte le richieste necessarie per uno sviluppo sostenibile dei territori montani, e specificamente i livelli minimi di miglioramento e risanamento ambientale del bacino idrografico di pertinenza. Doverose sono le misure di mitigazione ambientale, così come la compensazione economica delle popolazioni locali oggetto dello sfruttamento idrico. I comuni, oltre ad essere coinvolti, devono diventare protagonisti con le loro proposte concrete. Per quanto riguarda A2A si fa riferimento al rinnovo delle concessioni da Stazzona fino a Premadio, con un valore stimato dalla Regione di  4,5 miliardi di euro per i prossimi trent'anni, una cifra sottostimata in quanto limitata al 2021, e considerando un rinnovo di 50 anni si arriva ad oltre 7 miliardi.

 

Alle compensazioni territoriali andrebbe destinato tra il 6 e il 10% tenuto conto che, malgrado il pagamento di canoni e sovracanoni, si calcola una redditività elevata per il gestore, dal 20 al 30 % del valore della produzione. I ristorni, oltre che di carattere finanziario, dovrebbero consistere in investimenti in opere strategiche. Ma siccome non esiste un metodo codificato, il Comitato persegue una condivisione di scelte e una visione a lungo termine. Al riguardo sarebbe opportuno che, oltre a qualche intervento puntuale, gli amministratori indicassero una grande opera di ambito mandamentale da finanziare con una ripartizione della spesa in base alla consistenza degli impianti (un riferimento può essere il riparto dei sovracanoni rivieraschi), con una quota divisa tra tutti i comuni interessati a principi di solidarietà e sussidiarietà.

 

Alla Regione spetta il compito di fornire al proposito un'equa indicazione che possa soddisfare tutti i comuni interessati e dare un'utile risposta alle popolazioni locali. Quanto alla questione occupazionale, che sta molto a cuore al Comitato, la Regione deve richiamare gli obblighi relativi alla clausola sociale volta a promuovere la stabilità lavorativa del personale impiegato; Però questo non è sufficiente, considerato che negli ultimi 40 anni si sono persi oltre 1000 posti di lavoro nelle aziende produttrici, un danno enorme oltre che un dramma sociale per tutta la provincia. La legge individua le misure minime di compensazione di carattere sociale indirizzate allo sviluppo formativo e occupazionale nei territori interessati, con particolare attenzione ai giovani, e.consente di richiedere piani di formazione, apprendistato e miglioramento occupazionale.

 

Va assegnato un adeguato punteggio sul bando a chi assume impegni significativi in questa direzione. Lavoro e sviluppo sostenibile sono i requisiti per una speranza di futuro della montagna, con l'auspicio che la Regione, gli enti locali e le parti sociali possano ottenere insieme risultati importanti per i nostri cittadini. 

 

Guido Monti

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1 COMMENTI

25 10 2024 20:10

Méngu

La " chiave di volta " : A parere del Comitato il rinnovo deve essere l’occasione per riportare interventi ed investimenti sul settore idroelettrico, e per garantire più efficienza nella gestione della risorsa idrica e maggiore sicurezza alle popolazioni.