Lavori sulla S.S. 36: Disagi e preoccupazioni degli imprenditori locali
ECONOMIA E POLITICA - 27 09 2024 - Redazione
La Strada Statale 36 del Lago di Como e dello Spluga è stata teatro di disagi insostenibili nelle giornate del 23 e 24 settembre a causa dei numerosi cantieri aperti da Anas. I lavori hanno causato una paralisi del traffico nella tratta da Colico a Lecco, con pesanti ripercussioni sulla viabilità della bassa Valtellina e dell’alto Lario, specialmente in corrispondenza del Trivio di Fuentes. Gli automobilisti diretti verso sud, verso Milano, hanno affrontato ore di caos, con difficoltà per chi cercava di raggiungere la sponda comasca del Lago e Chiavenna. Le chiusure programmate, annunciate dalla società ANAS dalle 21:00 alle 5:00, non sono state rispettate, senza alcuna spiegazione ufficiale. Anche il 25 settembre, alle 6:00 del mattino, l’arteria era ancora chiusa, replicando la situazione di disagio. Gli operatori economici locali sono allarmati dalla possibilità che tali episodi si ripetano in futuro, sottolineando l’importanza vitale della S.S. 36 per l'alto Lario, la Valtellina e la Valchiavenna. Questa strada non è solo cruciale per la Provincia di Lecco, ma anche per le province limitrofe. Fausto Acquistapace, Presidente del comparto Autotrasporto di Confartigianato Imprese Sondrio, ha espresso la preoccupazione degli imprenditori locali, evidenziando che la S.S. 36 è fondamentale per il trasporto di merci e persone. La prossima stagione invernale e gli eventi sportivi del 2026 metteranno ulteriormente alla prova questa arteria vitale. Gli imprenditori lanciano un duplice appello: chiedono che ogni decisione riguardante la S.S. 36 sia presa in concerto con i rappresentanti politici ed economici delle Province di Lecco e Sondrio, e che si considerino primariamente le conseguenze sulle imprese e i lavoratori locali. Acquistapace ha dichiarato: “L'economia dell'alto Lario, della Valtellina e della Valchiavenna dipende da questa unica arteria per gli spostamenti di persone e merci. È essenziale mantenere la strada in buono stato e rispettare gli orari per chi viaggia per lavoro o tempo libero e per le imprese che hanno tempistiche da rispettare”. Confartigianato Imprese Sondrio si mette a disposizione per un confronto costruttivo e una collaborazione per supportare future decisioni e risolvere i problemi di viabilità. Gli imprenditori chiedono una considerazione speciale per chi percorre quotidianamente la S.S. 36, sottolineando la legittimità delle loro richieste e la necessità di garantire la sicurezza e l'efficienza degli spostamenti.
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1 COMMENTI
27 09 2024 13:09
ma57
La S.S.36 è di fatto l'unico collegamento su gomma e ferroviarioe tra la Valtellina al resto d'Italia. Conosciamo la situazione di quest' unica via di comunicazione: dissesto idrogeologico, gallerie "in movimento" ecc. ecc. Credo che molti dei lettori abbiano sperimentato, sulla propria pelle, viaggi allucinanti verso Lecco durati quanto il viaggio di Ulisse verso Itaca. Sarebbe utile. se non indispensabile, valutare valide alternative a questa unica e sola arteria che ci collega al resto della nazione. Si era avanzata l'ipotesi (se non ricordo male anche nelle pagine di questo giornale) di realizzare il "Traforo del Mortirolo" come soluzione per evitare l'isolamento della nostra valle. Questa soluzione permetterebbe di raggiungere Brescia e l'imbocco delle autostrade in circa 1 ora e 30 minuti e costituirebbe una valida alternativa alla S.S.36. La nostra economia dipende fortemente dalle infrastrutture: la mancanza di collegamenti disincentiva il turismo e penalizza pesantemente il trasporto delle merci.