Sanità di confine, la proposta del PD in Commissione: incentivi per medici e infermieri
ECONOMIA E POLITICA - 28 03 2025 - Redazione
Dopo un anno e mezzo dalla presentazione, è finalmente arrivata in Commissione Sanità di Regione Lombardia la proposta di legge del Partito Democratico per introdurre un'indennità speciale destinata agli operatori sanitari che lavorano nelle aree marginali, montane e di confine della Lombardia. Il consigliere regionale del PD Samuele Astuti, primo firmatario del progetto, ha sottolineato l'urgenza di un intervento per contrastare la fuga di professionisti verso la Svizzera. "Da tempo sollecitiamo la giunta regionale su questo tema - afferma Astuti -. Se la sanità sta attraversando una crisi profonda, nelle aree di confine e montane la situazione è ancora più grave a causa della competizione con la Svizzera, dove gli stipendi sono molto più alti". Secondo i dati presentati, lo stipendio base di un infermiere in Svizzera è due volte e mezzo, se non tre, quello di un pari livello in Italia, mentre per i medici la differenza arriva fino al 60% in più. Carlo Borghetti, co-firmatario del progetto di legge, ha evidenziato come la proposta rappresenti "un passo avanti per incentivare i professionisti della sanità a lavorare anche in montagna", suggerendo ulteriori misure come chiari percorsi di carriera e agevolazioni per la casa. Anche Michele Iannotti, segretario provinciale del PD di Sondrio, ha sottolineato l'importanza dell'iniziativa per garantire l'erogazione di servizi sanitari di qualità in territori come la provincia di Sondrio, dove le liste di attesa sono ormai insostenibili. La proposta del PD prevede un'indennità mensile temporanea per almeno un triennio: 800 euro lordi per il personale della dirigenza medica, 400 euro lordi per il personale tecnico sanitario e 350 euro lordi per il personale infermieristico. Inoltre, un meccanismo di monitoraggio annuale valuterà l'efficacia della misura. "Ci auguriamo di riuscire a lavorare insieme alla maggioranza per fornire finalmente risposte concrete a questi territori in forte difficoltà" concludono Astuti e Borghetti. Resta da vedere quale sarà la reazione del centrodestra, che nei giorni scorsi aveva criticato la proposta definendola "strumentale e insufficiente". Il dibattito in Commissione proseguirà nelle prossime settimane, con la speranza di trovare una soluzione condivisa per il futuro della sanità lombarda.
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